Riflettere sul tempo è come entrare nel negozio di un orologiaio e vedere, da un lato, sveglie e pendole che marciano con lo stesso identico ritmo, segnando tutte la medesima ora, suonando nello stesso istante, in un ordinato concerto di ticchettii, pause e rintocchi. Soldatini obbedienti, governati da una mano invisibile, all'insegna dell'ordine, della precisione e della ferrea volontà di dominare l'indominabile. Sull'altro lato del negozio, invece, sostano orologi, sveglie e pendole più o meno datati e per nulla intimoriti dall'ansia della precisione. Un'intera esposizione di sveglie anarchiche che marciano ognuna secondo il proprio ritmo e suonano quando e se ne hanno voglia. Le pareti dell'immaginario negozio sono la metafora della vita, scandita da ritmi precisissimi e vissuta con orologi del tutto personali. Perché gli uomini di oggi sanno governare qualsiasi macchina, ma hanno perso la misura del tempo, non sanno più organizzarlo e demandano ad altri il compito di gestirlo. Dominati dalla frenesia, tendono a dimenticare che non tutto è misurabile. E che il tempo è un grande dono, oltre che un prezioso alleato.
Il respiro del tempo

Titolo | Il respiro del tempo |
Autori | Carlo Dallari, Patrizia Luppi |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Religione |
Collana | Itinerari |
Editore | Edb |
Formato |
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Pagine | 144 |
Pubblicazione | 2013 |
ISBN | 9788810513378 |
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