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Hannah Arendt a Gerusalemme. Ripensare la questione ebraica

Hannah Arendt a Gerusalemme. Ripensare la questione ebraica
titolo Hannah Arendt a Gerusalemme. Ripensare la questione ebraica
Autore
Argomento Storia, Religione e Filosofia Filosofia
Collana Opuscula, 252
Editore Il Nuovo Melangolo
Formato
libro Libro
Pagine 105
Pubblicazione 2020
ISBN 9788869832406
 

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La pubblicazione, nel 1963, del libro di Hannah Arendt "La banalità del male" suscitò un dibattito incandescente, che turbò profondamente Arendt, anzitutto perché quel libro incrinò i suoi rapporti con gli amici e i sodali ebrei di un tempo, tra i quali Gershom Scholem. Ma quel dibattito dai toni accesissimi, che dagli ambienti accademici tracimò sui giornali e sui media del tempo, era destinato a lasciare un segno indelebile sul pensiero e sulla vita stessa di Arendt. Esso inaugurò un lungo e travagliato percorso speculativo che l'avrebbe condotta al capolavoro incompiuto "La vita della mente". La "questione ebraica", così come viene messa a fuoco attraverso il dibattito provocato da "La banalità del male", segna così una svolta radicale nel cammino di pensiero di Arendt e lascia affiorare una concezione assolutamente peculiare dell'ebraismo, distante anni luce dalle versioni allora dominanti, compresa quella difesa dallo Stato di Israele, una concezione che negli scritti arendtiani, fino ad allora, era rimasta sottotraccia.
 

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