- divertente, curioso, commovente, appassionante
- Bébert è un personaggio a pieno titolo degli ultimi romanzi di Céline: lo vediamo apparire in Nord e Da un castello all’altro, fino a Rigodon
- Bébert accompagna il lettore, pur rimanendo segregato nell’irriducibile estraneità dei gatti
«Un gatto è l’incantesimo stesso, la delicatezza nell’onda...» dichiarava Louis-Ferdinand Céline.
E Bébert, enorme ed elegante gatto tigrato dalla straordinaria intelligenza, tanto ingordo e brontolone quanto fedele, non era un gatto ordinario. Abbandonato dal suo primo padrone, l’attore di cinema Le Vigan, dopo lungo vagare in Montmartre, al momento dell’occupazione, viene raccolto da Céline e da sua moglie e condividerà le loro peregrinazioni, le loro avventure, la loro miseria, il loro esilio. Céline ne ha fatto uno degli eroi dei suoi ultimi romanzi – quelle cronache allucinate della Germania sconfitta –, e uno dei gatti più famosi della letteratura francese.
Biografia dell'autore
Fréderic Vitoux

FRÉDERIC VITOUX (Vitry-aux-Loges, 19 agosto 1944) è uno scrittore e giornalista francese, membro dell’Académie Française.
Noto in Francia come autore di romanzi, biografo e columnist letterario, è stato eletto nel 2001 all’Académie Française, dove occupa il seggio numero 15.
Tra le sue opere: L’Art de vivre à Venise, Paris vu du Louvre, La Comédie de Terracina, Deux femmes, Esther et le diplomate, L’ami de mon père, Le Var pluriel et singulier, Des dahlias rouge et mauve, Villa Sémiramis, Le roman de Figaro.