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Poesia in forma di rosa

Poesia in forma di rosa
titolo Poesia in forma di rosa
Autore
Argomento Letteratura e Arte Poesia
Collana GLI ELEFANTI. POESIA CINEMA TEATRO
Editore Garzanti
Formato
libro Libro
Pagine 208
Pubblicazione 2015
ISBN 9788811688938
 

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Questo volume riproduce il testo dell'edizione del giugno 1964 di "Poesia in forma di rosa", una versione aggiornata e corretta rispetto alla prima pubblicazione avvenuta poche settimane prima, nell'aprile dello stesso anno. Pasolini sceglie per questa raccolta, vero e proprio romanzo autobiografico in versi, non un'architettura che ne organizzi le esperienze ma un andamento diaristico che - osservò l'autore in un'intervista - "racconta punto per punto i progressi del mio pensiero e del mio umore" in quegli anni. Si alternano così diversi registri e forme espressive, immagini ora immobili ora febbrili, sequenze fredde e ironiche: "è la forma diaristica del libro quella che fa sì che le contraddizioni vengano rese estreme, mai conciliate, mai smussate, se non alla fine del libro". È in questo dono, o forse groviglio, che si condensano la forza e l'attrazione di Pier Paolo Pasolini. Prefazione di Edoardo Esposito.
 

Biografia dell'autore

Pier Paolo Pasolini

Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922. Per tutta l’infanzia e l’adolescenza segue il padre, ufficiale di fanteria, nei suoi spostamenti, trasferendosi continuamente da una città all’altra del Nord Italia. Nel 1942 a causa della guerra si rifugia nel paese materno, Casarsa in Friuli. Sin da giovane, inizia a scrivere poesie, alternando testi in italiano e in friulano. Nel 1942 esce il suo primo libro Poesie a Casarsa. Nel corso della sua vita l’attività poetica costituirà una costante e porterà alla pubblicazione di alcuni dei più importanti testi della letteratura italiana del Novecento. Citiamo, a titolo di esempio, La meglio gioventù (1954), Le ceneri di Gramsci (1957), La religione del mio tempo (1961), Poesia in forma di rosa (1964), Trasumanar e organizzar (1971). Nel 1950 Pasolini è costretto a lasciare il Friuli e si trasferisce a Roma. La vita nella capitale è inizialmente difficile, ma Pasolini si inserisce pienamente nel gruppo di intellettuali che animano la capitale. Nel 1955 esordisce nella narrativa con Ragazzi di vita, in seguito scriverà altri romanzi, come Una vita violenta (1959) e Petrolio (postumo, 1992). Parallelamente, entra nel mondo cinematografico come collaboratore di Fellini e di Bolognini. Nel 1960-61 avviene il passaggio alla regia con il lungometraggio Accattone. La sua produzione cinematografica è notevole: quasi un film all’anno. Ricordiamo Mamma Roma (1962), La ricotta (1963), Il Vangelo secondo Matteo (1964), Uccellacci e uccellini (1966), Teorema (1968), Medea (1969), Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972), Il fiore delle Mille e una notte (1974) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Nel 1973 inizia la collaborazione al «Corriere della Sera». In una serie di articoli – pubblicati successivamente nei volumi Scritti corsari (1975) e Lettere luterane (postumo, 1976) – lo scrittore affronta le scottanti questioni dell’Italia contemporanea. La notte tra il 1° e il 2 novembre 1975, Pier Paolo Pasolini muore assassinato all’Idroscalo di Ostia, vicino a Roma.

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