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Bompiani: Testi a fronte

Shobogenzo Zuimonki. Discorsi informali. Testo giapponese a fronte

di Dogen Eihei

editore: Bompiani

pagine: 624

Lo Zuimonki, per la prima volta tradotto in italiano dall'originale giapponese e corredato con il commento di un maestro Zen i
25,00

Poesie. Letteratura e illuminazione. Testo giapponese e cinese a fronte

di Zenji Dogen

editore: Bompiani

pagine: 304

Il testo presenta la traduzione dell'intera raccolta di poesie waka in giapponese, dal titolo di Sansho-do-ei comprendente ses
18,00

Oracoli caldaici. Testo greco a fronte

di Giuliano il Teurgo

editore: Bompiani

pagine: 429

Composti verso la fine del II secolo dopo Cristo, gli "Oracoli Caldaici" sono attribuiti a Giuliano il Teurgo, figlio dell'alt
28,00

Carmide. Sulla temperanza. Testo greco a fronte

di Platone

editore: Bompiani

pagine: 278

Il Carmide è uno dei dialoghi giovanili di Platone più ricchi e più interessanti, con pagine di straordinaria profondità e attualità. Vengono qui messi in luce i limiti dell'antica tesi della medicina greca secondo cui non si può curare una "parte" del corpo senza curare "tutto" il corpo, e si dimostra che il corpo umano stesso è solo una "parte", in quanto l'intero dell'uomo è insieme corpo e anima. Il messaggio centrale del dialogo resta particolarmente valido anche per l'uomo d'oggi: per liberarsi dai mali, bisogna innanzitutto curare la propria anima in modo che domini il corpo, ossia occorre raggiungere un adeguato autodominio, la temperanza, perché solo così si può acquistare la vera salute.
14,00

Lachete. Sul coraggio. Testo greco a fronte

di Platone

editore: Bompiani

pagine: 249

In questa collana presentiamo, in volumi singoli, i primi dialoghi platonici, interpretandoli come documenti che attestano in
14,00

Liside. Sull'amicizia. Testo greco a fronte

di Platone

editore: Bompiani

pagine: 207

In questa collana presentiamo, in volumi singoli, i primi dialoghi platonici, interpretandoli come documenti che attestano in
14,00

Ippia minore. Sul falso. Testo greco a fronte

di Platone

editore: Bompiani

pagine: 253

In aggiunta ai numerosi dialoghi di Platone già pubblicati nei Testi a fronte, una nuova collana di undici titoli con una nuova traduzione di Giovanni Reale. Undici dialoghi cosiddetti "socratici" in quest'ordine: Teagete, Ippia minore, Ippia maggiore, Ipparco, Amanti, Carmide, Lachete, Liside, Eutidemo, Alcibiade primo, Alcibiade secondo. Spesso trascurati dal grande pubblico, perché perlopiù aporetici, e apparentemente non conclusivi sul problema trattato, sono stati studiati da specialisti, peraltro condizionati, a partire dall'Ottocento, da pregiudizi ermeneutici, che hanno talvolta deposto a favore dell'affermazione della loro povertà teoretica e della negazione della loro autenticità. Giovanni Reale ha capovolto tali convinzioni e dimostrato come, sulla base delle nuove scoperte dell'ermeneutica, della tecnologia della comunicazione nel mondo antico e delle nuove interpretazioni dell'ironia socratica, tali dialoghi si rivelino tra gli scritti più freschi e innovativi di Platone. Platone ha compreso, come nessun altro filosofo, la portata rivoluzionaria della domanda di Socrate sul "che cos'è" e il metodo dialettico-confutatorio con cui dalla domanda si dipana la trattazione. Questo nuovo approccio ha comportato un mutamento radicale del modo tradizionale di "pensare per immagini e per miti" traghettandolo nel nuovo modo di "pensare per concetti", che si imponeva come una necessità storica.
13,00

Retorica. Testo greco a fronte

di Aristotele

editore: Bompiani

pagine: 501

Scritta dopo la "Poetica", la "Retorica" appartiene all'ultimo periodo della vita di Aristotele. Ci è stata tramandata in tre libri che l'antico dossografo, Diogene Laerzio, ricorda separatamente. I primi due libri hanno per oggetto generale l'argomentazione, mentre il terzo prende forma dalla composizione di due trattatelli, rispettivamente sullo "stile" (elocutio) e sull'ordine" (dispostilo) delle parti del discorso. Riassumendone altrimenti i contenuti, il primo libro si potrebbe considerare "il libro dell'oratore", il secondo "il libro del pubblico", il terzo, infine, quello più vicino alle tematiche della retorica tradizionale, "il libro della comunicazione". L'importanza attribuita nei primi due libri al ragionamento retorico, alle argomentazioni "concepite" dall'oratore (I libro) e "recepite" dall'uditorio (II libro), sta a indicare il contributo che Aristotele apporta alla retorica tradizionale, proponendo una retorica del ragionamento in luogo di quella della mozione degli affetti, una retorica di cui l'elocutio (lo "stile") è ormai solo una parte e, certo, non la più importante.
25,00

Discorso sull'origine della disuguaglianza

Contratto sociale. Testo francese a fronte

di Rousseau Jean-Jacques

editore: Bompiani

pagine: 693

Pubblicati rispettivamente nel 1755 e nel 1762, il "Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza tra gli uomini"
24,00

Le passioni e l'amore. Testo latino a fronte

di d'Aquino (san) Tommaso

editore: Bompiani

pagine: 286

Tommaso analizza nel suo capolavoro (di cui qui si riportano le pagine dedicate al nostro tema) il complesso rapporto tra passioni e amore, puntando sull'unità della vita della persona, con un indagine che è di grande interesse anche oggi in cui il disorientamento e la disumanizzazione derivano in gran parte da una scissione esiziale tra la dimensione razionale e quella corporeo-passionale. Che cose la passione? Come si sviluppa il suo dinamismo nella vita umana? Il rapporto tra ragione e passioni è destinato a essere conflittuale, oppure è possibile arrivare a un governo razionale non repressivo, che consenta all'una e alle altre di concorrere alla vita buona dell'uomo, alla sua piena realizzazione? L'ampio saggio introduttivo, le note, gli apparati e, in primo luogo, la traduzione, forniscono gli strumenti per comprendere (anche da parte dei non addetti ai lavori) la ricchezza del testo dell'Aquinate, tenendo presenti i problemi della modernità e del nostro tempo. Tra le passioni emerge l amore che fonda l'unità della vita personale, in quanto radice di tutte le affezioni del cuore, che può governarle nella tensione al bene - e in primo luogo al Bene sommo - secondo l'ordine razionale dell'amore (ardo amoris). Saggio introduttivo, traduzione, note e apparati di Umberto Galeazzi.
19,00

Contro i cristiani. Testo latino, greco e tedesco a fronte

di Porfirio

editore: Bompiani

pagine: 615

Verso la fine del III secolo, al tempo di Diocleziano, il filosofo neoplatonico Porfirio scrisse un trattato "Contro i Cristiani" in cui prendeva di mira la nuova fede con un accurato esame storico, filologico, filosofico e teologico dell'Antico e del Nuovo Testamento. Già nel secolo precedente, al tempo di Marco Aurelio, il medioplatonico Gelso aveva scritto un'analoga opera anticristiana, per dimostrare che Gesù Cristo non può essere né il Logos dei filosofi greci né il Messia dei profeti ebrei, una tesi poi confutata da Origene di Alessandria. Porfirio non si limitò a riprendere gli argomenti di Gelso, ma si preoccupò di andare oltre e di rispondere a Origene sia sulla possibilità di conciliare la filosofia greca con il cristianesimo, sia sulla correttezza dell'uso ermeneutico dell'allegoria per interpretare le Scritture. L'opera fu proscritta da Costantino poco prima del Concilio di Nicea (325 d.C.), e definitivamente data alla fiamme in ogni sua copia nel 448 d.C. per ordine congiunto di Teodosio II e Valentiniano III, i due nipoti di Teodosio che regnavano rispettivamente sull'Impero d'Oriente e d'Occidente. Se ne persero così le tracce. Nel 1916, il teologo tedesco Adolf von Harnack ne raccolse i frammenti superstiti, attingendo ai Padri della Chiesa che si cimentarono in confutazioni delle tesi porfiriane (in particolare Eusebio di Cesarea, Macario di Magnesia, Girolamo e Agostino), e nei decenni successivi furono scoperti ulteriori frammenti in altri autori e in nuovi papiri.
22,00

Testimonianze e frammenti

Testo greco a fronte

di Senofane

editore: Bompiani

pagine: 450

Senofane di Colofone (575-470 a
20,00

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