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Ianieri

Atlante dei rettili d'Abruzzo

editore: Ianieri

pagine: 200

In Abruzzo sono oggi presenti 22 specie di rettili, in ambienti acquatici e di terraferma
22,00

Il ponte del capello. Elementi della tradizione islamica e della «Visione» di Alberico nella poesia di Dante

di Corrado Gizzi

editore: Ianieri

pagine: 144

Montecassino non poteva rimanere immune dalle credenze orientali circa il mondo dell'aldilà a causa di non poche relazioni con i centri islamici, e in particolar modo con quelli della Sicilia e della Spagna. Tali credenze sono infatti presenti nella Visione di Alberico, insieme con elementi cristiani e classici. La Visione ebbe larga diffusione e lungo i secoli fu oggetto di attenzione e di dibattiti. Infatti, eminenti studiosi tra cui D'Ancona e Flora, sono propensi a credere che qualcosa della Visione, per vie segrete o consapevoli, sia confluita nella Divina Commedia. Prima della Visione, il mondo dell'aldilà era diviso in due parti: Inferno e Paradiso. Successivamente, la Visione ha concorso e far inaugurare la tripartizione del mondo dell'oltretomba, con l'aggiunta del Purgatorio. La Visione non solo ebbe larga diffusione, ma fu tradotta in parte in immagini pittoriche in alcune chiese, tra cui quella di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino (PE). Il celebre dipinto, è un esempio di sincretismo pittorico: la parte alta, col Cristo Giudice, gli Angeli, i Santi, la Vergine e San Giovanni Battista, è di matrice cristiana; la parte bassa col Ponte del Capello o del Giudizio, non si spiega senza il Corano e la Visione di Alberico. Corrado Gizzi, attraverso la sua opera, vuole stimolare tutti gli studiosi ad approfondire il problemi connessi con la Visione: i problemi dei precursori di Dante, di Dante e l'Islam, della nascita del Purgatorio.
18,00

Mia divina Eleonora

di Daniela Musini

editore: Ianieri

pagine: 96

Eleonora Duse. Un'attrice. Una donna. Una leggenda. Così, semplicemente, si potrebbe sintetizzare lo straordinario percorso esistenziale ed artistico della più acclamata interprete teatrale di tutti i tempi. Il testo è un omaggio alla sua vita, costellata di successi e di eccessi, di gioie accecanti ed amarezze struggenti, ma soprattutto alla sua anima di donna appassionata e fragile, volitiva e vulnerabile. La vicenda si svolge in una stanza d'albergo a Pittsburgh, negli Stati Uniti, dove la Divina si trovava per una tourneé, che sarebbe stata l'ultima della sua sfolgorante carriera. Il percorso temporale si snoda a partire proprio dal suo ultimo giorno di Vita, il 21 Aprile 1924, attraverso il racconto evocativo e suggestivo della propria vicenda professionale e privata, che la Duse stessa consegna a Madeleine, sua governante-dama di compagnia. Si assiste, pertanto, a continui slittamenti temporali, e all'avvicendarsi sulla scena di altri personaggi: Arrigo Boito (poeta e librettista di Verdi), suo grande amore, Sarah Bernhardt, sua fascinosa rivale, e Gabriele d'Annunzio, con il quale costituì un vitalissimo sodalizio artistico e visse, come s'è detto, una struggente storia d'amore. Ma la protagonista assoluta è lei, solo lei: Eleonora Duse.
9,00

D'Annunzio e la comarella

di Lina Iannuzzi

editore: Ianieri

pagine: 160

L'autrice traccia il profilo di una donna di alte qualità morali e intellettuali, quella Antonietta Treves Pesenti che dai primi decenni del secolo XX al Novecento inoltrato fu, per essere sposa dell'editore Guido Treves, al centro della vita culturale milanese e, di riflesso, di quella italiana tout court. Si succedono, di pagina in pagina, ricordi e notizie dei protagonisti della vita letteraria e artistica dell'epoca: da Gabriele d'Annunzio a Giovanni Verga, da Giacomo Puccini a Eleonora Duse, fino agli scrittori del pieno Novecento, quali Marino Moretti e Massimo Grillandi. Un tratto peculiare del carattere di Antonietta Treves vale qui la pena di sottolineare, quella disponibilità a dare l'aiuto della propria intelligenza e della propria memoria agli altri, anche se sconosciuti, soprattutto ai giovani impegnati nella ricerca e nello studio. Appunto in quest'ottica va inserito il senso di questo volume, che offre un contributo alla conoscenza di un ambiente e di un'epoca.
18,00

La Santa fabbrica del Vittoriale nel carteggio inedito D'Annunzio-Maroni

di Franco Di Tizio

editore: Ianieri

pagine: 784

L'ultimo tratto della parabola esistenziale di Gabriele d'Annunzio, contrassegnata dalla progressiva claustrazione nel Vittoriale, ebbe come testimone Gian Carlo Maroni, che di quella sontuosa dimora fu, per così dire, geniale coautore insieme col Poeta e, dopo la morte di questo, custode fedele. Ma, dal fitto carteggio intercorso tra i due, qui collazionato e commentato da Franco Di Tizio, emerge non tanto l'opera professionale dell'architetto Maroni, quanto piuttosto il suo speciale legame affettivo col "Comandante", quella devozione sincera, quell'accettazione intelligente degli sbalzi d'umore, quella continua e piena disponibilità anche ai minimi desideri di lui, sicché negli ultimi anni è lo stesso d'Annunzio a riconoscere nel "caro caro Gian Carlo" il proprio vero e unico "fratello". Dal carteggio, in controluce, traspaiono gli atteggiamenti del Poeta nei confronti del regime fascista e del suo "Capo": dalla rivendicazione dei propri meriti di precursore alla fervida adesione, in chiave combattentistica, all'impresa etiopica, dal disdegno per gli orpelli accademici alle perplessità sull'alleanza con la Germania hitleriana.
48,00

O cortiço

di Aluísio Azevedo

editore: Ianieri

pagine: 300

"Il cortiço" fu pubblicato nel 1890 a Rio de Janeiro, la città che fa da sfondo alla vicenda
16,00

Dante e San Francesco

di Corrado Gizzi

editore: Ianieri

pagine: 256

Alla morte di San Francesco, nel 1226, i suoi seguaci erano diverse migliaia e in pochi anni crebbero prodigiosamente. All'epoca di Dante il Francescanesimo rappresentava l'espressione più alta della religiosità e l'ideologia comune, per non dire esclusiva, degli Artisti. Strettamente legato al Francescanesimo è l'ideale pauperistico e il tema della povertà non solo veniva dibattuto, ma era al centro della vita civile e religiosa. Il dibattito degenerò in una polemica sulla povertà tra Conventuali e Spirituali che dilaniò l'Ordine francescano e tutta la Cristianità. Gli Spirituali erano per l'osservanza rigida e integrale della povertà e della regola francescana, secondo l'esempio personale di San Francesco. La corrente spirituale fu duramente perseguitata e definitivamente condannata da Giovanni XXII nel 1323. I suoi maggiori esponenti furono Pietro Olivi (1248, 49-1298) e Ubertino da Casale (1259 c. dopo il 1329) autore dell' Arbor vitae composto nel 1305. Entrambi furono lettori di teologia nello studio di Santa Croce a Firenze. Il loro insegnamento fu di una enorme importanza e si svolse nel periodo in cui l'Alighieri afferma di essersi dato alla filosofia "ne le scuole de li religiosi e a le disputazioni de li filosofanti" (Conv. II -xii - 7). Il poeta conobbe forse entrambi e subì il fascino del loro insegnamento.
38,00

Raffaele Ragione. Impressionista napoletano

editore: Ianieri

pagine: 180

49,00

Casoli 5 dicembre 1943

editore: Ianieri

pagine: 112

Il 5 dicembre 1943, è la data storica in cui si costituì a Casoli, cittadina nell'entroterra della provincia di Chieti, il Corpo dei Volontari della Maiella, l'unica formazione partigiana decorata con la medaglia d'oro al valor militare, la sola formazione partigiana che ha combattuto fuori dalla propria regione di appartenenza. Indimenticabili battaglie combattute per la liberazione di gran parte del territorio nazionale, videro protagonisti questo manipolo di "eroi quasi per caso", costituito da contadini e da cittadini del comprensorio dei paesi posizionati ai piedi della Majella, stremati dai soprusi e dagli eccidi compiuti dalle truppe nazifasciste allo sbando ed in ritirata dalla linea Gustav, che, partendo dall'Abruzzo e salendo verso nord, attraverso le Marche, giunsero per primi, all'alba del 21 aprile 1945, a Bologna, liberandola per poi proseguire e giungere fino ad Asiago il 1° maggio 1945.
16,00

Dante e il purgatorio

di Corrado Gizzi

editore: Ianieri

pagine: 232

Il Purgatorio è diviso in nove parti: L'Antipurgatorio, il Purgatorio vero e proprio con 7 gironi o balzi o comici, e il Paradiso terrestre. Nei 7 gironi sono puniti i 7 vizi capitali, la cui disposizione è inversa a quella dell'Inferno, andando dal peccato più grave a quello meno grave: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria. In ogni girone le anime, oltre alla pena alla quale sono condannate, devono meditare sugli esempi del vizio punito e su quelli della virtù opposta premiata. Per esempio, i superbi, oltre a portare sulle spalle un gran masso e a recitare il Pater noster, devono meditare sugli esempi di superbia punita e su quelli di umiltà premiata. Nei 7 gironi, gli esempi descritti da Dante sono complessivamente 53. Il catalogo contiene saggi di Corrado Gizzi, Carlo Fabrizio Carli, Renato Civello, Mario Marti, Gianfranco Ravasi, Giorgio Segatoe la riproduzione, a colori, delle opere esposte da otto artisti italiani: Laura Barbarini, Massimo Campi, Loris Cordenos, Barbara Fragogna, Gabrie Pittarello, Paolo Profaizer, Ruggero Savinio e Vincenzo Scolamiero.
55,00

Abbà Seitan. Giovanni Chiarini dalla Maiella alle Ambe

di Corrado Gizzi

editore: Ianieri

pagine: 200

Giovanni Chiarini (1849-1879) a 27 anni ottenne di far parte della prima Grande Spedizione Italiana in Africa Equatoriale, con il compito di studiare la lingua, gli usi e i costumi della popolazione e di attendere alle osservazioni di geologia, meteorologia e topografia. In solo tre anni svolse una vasta opera di studio e ricerca, grazie alla conoscenza delle lingue (in pochi mesi apprese l'arabo, l'adal e l'amarico), la completezza della scienza, l'acutezza di osservazione, la curiosità sempre desta e il privilegio che aveva di poter accedere ai segreti della natura, quasi godesse di una seconda vista. Nel breve arco di 30 anni concluse l'avventura, la sua scomparsa segnò la fine della Spedizione. Accanto al protagonista sono delineate personaggi di rilievo: Antinori, Cecchi, Martini, Menelik e quel singolare amante dell'avventura, Augusto Franzoi, che a 33 anni intraprese un viaggio in Africa per riportare in patria i resti mortali di "suo fratello" Abbà Seitan, così chiamato Chiarini tra la popolazione galla.
25,00

Tutte le poesie

di Nicola Moscardelli

editore: Ianieri

pagine: 832

Nicola Moscardelli (Ofena 1894 - Roma 1943), poeta, prosatore, saggista, autore di teatro, è rimasto finora immeritatamente escluso da una conoscenza approfondita. Compiuti gli studi liceali a L'Aquila, si trasferì a Firenze dove, con le sue prime raccolte poetiche significative (Abbeveratoio, 1915; Tatuaggi, 1916), prese parte attiva al gruppo di "Lacerba" e ad altre suggestioni tra crepuscolarismo e futurismo. Gli anni della guerra rappresentarono un momento straordinariamente significativo per l'apertura a rapporti più ampi: attraverso la pubblicazione di una rivista di sperimentazione lirica come "Le Pagine" (1916-1917), Moscardelli ed altri giovani intraprendenti interloquirono con i vertici dell'avanguardia europea ospitando per primi in Italia gli interventi dei dadaisti. Con i primi anni Venti, stabilitosi definitivamente a Roma, manifestò la volontà di intrecciare relazioni intellettuali e professionali che avrebbero contribuito a costruire l'immagine di un intellettuale a tutto tondo, impegnato nell'esplorazione della dimensione teleologica, nell'operare in funzione di una crescita morale e spirituale. Raccolta dopo raccolta il poeta accentuò sempre più la distanza dalle correnti coeve, attraversando le plaghe della filosofia e dell'esoterismo, indirizzandosi verso un misticismo totalizzante, un umanesimo ritrovato, una religiosità laica, un cristianesimo adottrinale.
45,00

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