Sellerio Editore Palermo
Ponzio Pilato
di Roger Caillois
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 136
La figura di Pilato, la condanna di Gesù, il ruolo di Giuda, da sempre terreno di ricerca da parte di narratori - da Borges, a
Antonio Gramsci. 1891-1937
di Antonio A. Santucci
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 204
"Chi mi crede un satanasso, chi mi crede quasi santo
Noia, politica e noia della politica
di Marco Follini
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 190
La noia oggi e intollerabile, impresentabile e inconfessabile
Berlino ultimo atto
di Heinz Rein
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 883
Questo libro, pubblicato una prima volta nel 1947 poi dimenticato, è per tanti versi sorprendente
La congiura dei loquaci
di Gaetano Savatteri
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 186
Una comunità in cui l'omertà è regola aurea improvvisamente comincia a parlare, ad accusare
Nell'ora violetta
di Del Molino Sergio
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 225
L'immagine di una guerra è forse la più consueta nei resoconti della malattia e della sfida al gran male, eppure il racconto c
Commedia nera n. 1
di Francesco Recami
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 210
Un legame coniugale opprimente, un doppio vincolo, una prigionia psicologica che si trasforma inevitabilmente in una vera prig
La mossa del cavallo
di Andrea Camilleri
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 257
"Il romanzo (pubblicato la prima volta da Rizzoli, nel 1999) è una combinazione di mosse ingegnose: una macchina scenografica
L'invenzione
di Alberto Vigevani
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 171
Sullo sfondo di una bellissima Milano, in una periferia borghese tra le due guerre attraversata da filari di tigli, si svolge
La morte non è cosa per ragazzine
di Alan Bradley
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 404
A Bishop's Lacey, il paesino addormentato dove dimora l'undicenne Flavia de Luce, qualche scompiglio e un po' di bizzarria sono portati da una strana coppia. Sono Rupert Porson e la compagna Nialla: un guitto che recita spesso quando parla e una maliarda dai capelli rossi, burattinai di fama televisiva, con il loro furgone pieno di marchingegni teatrali e marionette. Ma che ci fanno i due in quell'angolo di tradizione incastrato nella campagna inglese anni Cinquanta ? Davvero sono lì solo per recitare II fagiolo magico in parrocchia? A Flavia basta un'ombra di mistero per eccitarsi e le sue due passioni convergenti del delitto e della chimica trovano uno sfogo comune. E infatti è la chimica a offrirle il primo spunto per le sue scoperte indiscrete e curiose. Fuggendo ad ogni momento dal maniero semirovinato, dove il suo tempo trascorre tra il laboratorio, un litigio con le sorelle e un tè con il padre, incontra strane persone: una matta che gira per il bosco e sembra conoscere segreti, un tedesco ex prigioniero di guerra bello come un dio; orecchia di nascosto sospette conversazioni; apprende dal dolore insano di una madre la storia di un bambino morto impiccato. Fino a che si trova ad essere spettatrice di un'altra, clamorosa, morte, carica di un sinistro simbolismo, continuazione forse di un più antico enigma. «È normale a 11 anni essere inaffidabile» ma stavolta Flavia rischia grosso.
Uccidimi
di Bill James
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 324
Un sanguinoso conflitto a fuoco scoppia a turbare la pace criminale che regna nell'immaginaria città inglese in cui Bill James ambienta i suoi schemi polizieschi, ramificati come giochi di strategia o mosse di una partita a scacchi tra l'ordine e il delitto. All'Eton, un elegante locale che la mala usa come piazza di spaccio per gente bene, dei sicari freddano a pistolettate due clienti. Uno stupido errore, perché i proiettili avevano come vero bersaglio una giovane agente sotto copertura, pedina in realtà di un doppio gioco. Da questo imbroglio comincia una vertiginosa danza, in cui girano Naomi, l'infiltrata che ha sete di vendetta; i caporioni della polizia, divisi da segreti obiettivi sotto un dirigente imbelle; le due cosche cittadine in precario equilibrio tra accordo e tradimento; la criminalità «forestiera» dei colonizzatori londinesi potenti e sporchi di sangue in un modo impensabile per i provinciali. E ciascuno fa i suoi passi rispondendo o prevenendo o assecondando le mosse degli altri secondo calcolo e convenienza. E a volte per sentimento e senso di giustizia. La serie dei romanzi di questo gallese ex giornalista di nera che immagina drammi criminali come metafora del capitalismo thatcheriano anni Ottanta, ha come protagonisti poliziotti e boss mafiosi, con le loro comparse, che nel corso degli anni, intrigo dietro intrigo, amministrano un ordinato disordine come accorti manager del delitto. Intanto le loro vite private si svolgono quotidiane, affettuose, a romantiche, a pietose, a stressate, mentre qualcuno ogni tanto muore. E a fine lettura si ha la sensazione di aver partecipato a una simulazione pratica di teoria delle decisioni criminali.