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Viella

Al crocevia della storia. Poesia, religione e politica in Vittoria Colonna

editore: Viella

pagine: 234

Con questo libro viene fatto il punto sugli studi più recenti intorno a Vittoria Colonna, figura chiave della cultura italiana nel Cinquecento, protagonista della vita letteraria, religiosa e politica in Italia. Oltre a essere stata la prima italiana - unica tra tutti i poeti, uomini o donne alla cui poesia sia stato dedicato un intero volume a stampa, fu anche la prima a beneficiare di un'edizione con commento mentre era in vita. Tuttavia non fu solo un'attrice di primo piano della scena letteraria del tempo. Vittoria Colonna fu, infatti, anche parte attiva delle controversie religiose e politiche del secolo XVI. Appartenente a una delle famiglie più potenti di Roma, amica tra gli altri di Bembo, Michelangelo, Pole, Ochino, la poetessa fu personalmente implicata in molte delle vicende più significative del periodo. Questo libro, attraverso una disamina dell'intera produzione di Vittoria Colonna e un'analisi dello scenario più ampio, religioso e culturale, al quale partecipava, aiuta a comprendere tali interpretazioni in modo innovativo e a capire così anche tutta un'epoca.
29,00

Un poeta alla corte dei papi. Bonaiuto da Casentino e Bonifacio VIII

di Marco Petoletti

editore: Viella

pagine: 217

Nel secolo XIII la curia pontificia accolse molti intellettuali, che composero poemi d'occasione su committenza di papi e cardinali: in questo fecondo ambiente culturale svetta Bonaiuto da Casentino, funzionario di curia che affiancò agli incarichi del proprio ufficio l'amore per le Muse. La sua produzione poetica, risalente alla fine del Duecento, comprende testi autobiografici ed elogi riservati a Bonifacio VIII e alla familia del pontefice (compresi gli epitaffi per alcuni parenti di papa Caetani). Poeta dalla fervida vocazione narrativa, Bonaiuto racconta nei suoi versi la pestilenza a Roma nella torrida estate del 1292, lo sgomento dei cardinali che ripararono a Rieti, il successivo ritorno nell'Urbe insanguinata da lotte dopo la morte di Niccolò IV. Dedica inoltre tre carmi festosi all'elezione e all'incoronazione di Bonifacio VIII. Affiorano gli aspetti più quotidiani della vita nella corte papale, in una sequenza per la purga e in un inno per un salasso praticati a Bonifacio VIII, indirizzati con una lettera al medico del pontefice: entrambi i componimenti sono corredati da notazione musicale.
27,00

Disciplined dissent. Strategies of non-confrontational protest in Europe from the Twelfth to the early Sixteenth Century

editore: Viella

pagine: 256

Inspired by current debates around political confrontation and the exercise of power, Fabrizio Titone offers an interpretation based on the concept of disciplined dissent. This interpretation is centred on the notion of diffused power and is designed to transcend the binary distinction consensus/resistance. The aim is to identify the conservative process involved in mounting a critique, a protest, through which those who object may have intercepted and then deployed on their own account the cultural repertoire of those in a position of authority. This was with a view to obtaining a hearing, or even influencing the activities of the government and decentering the exercise of power. The essays collected here take as their theoretical point of departure the concept of disciplined dissent. In order to ascertain how adaptable the latter is, the decision was taken to include studies relating to wholly distinct political contexts. Contributions by scholars from different backgrounds shed light upon different circumstances prevailing in continental and non-continental medieval Europe.
49,00

Il tesoro di un povero. Il memoriale di Francesco Bentaccordi, fiorentino in Provenza (1400 ca)

editore: Viella

pagine: 530

Francesco Bentaccordi, un oscuro fiorentino già portiere di un cardinale, morì nel 1425 nell'ospedale dei poveri di Carpentras, dopo un soggiorno provenzale di trent'anni; aveva perso tutto ma conservava ancora, racchiuso nel codice qui edito, un tesoro prezioso. Questo "libro-biblioteca" scritto in mercantesca comprende, oltre a una pratica di mercatura, un centinaio di ricette (di vita quotidiana, mediche, magiche, metallurgiche e artistiche), problemi matematici e tavole di conto, descrizioni monetarie, ricordanze private, un itinerario transalpino, disegni di animali esotici e fantastici e qualche testo devozionale e letterario, tra cui spiccano opere di Dante e Petrarca. La collaborazione di specialisti di questi vari "saperi" ha consentito di commentare il testo nella sua molteplice dimensione, per gettare luce sul sincretismo della cultura medievale, in particolare nelle sue forme tecniche e popolari.
90,00

L'invenzione dell'iconoclasmo bizantino

di Lesile Brubaker

editore: Viella

pagine: 170

Il famoso iconoclasmo bizantino ha influenzato moltissimi movimenti iconoclastici, dalla riforma inglese e dalla rivoluzione francese al movimento talebano, fino all'Isis in tempi recentissimi, tutti incentrati sulla distruzione di immagini come forte dichiarazione politica. Tuttavia, esso è stato sfortunatamente frainteso: questo libro mostra quanto e perché la discussione riguardo alle immagini fosse più complicata e più interessante di quanto non si sia immaginato. Osserva il modo in cui le icone divennero così importanti, chi vi si oppose e come la controversia si risolse all'incirca tra il 680 e l'850. Molte convinzioni ormai largamente accettate riguardo all'"iconoclasmo" - ad esempio il fatto che si trattasse di un'iniziativa imperiale e della causa di una generale e diffusa distruzione di immagini, che fosse avvenuto in un periodo di ristagno culturale - si riveleranno sbagliate. Gli anni dei dibattiti sulle immagini videro infatti progressi tecnologici e mutamenti intellettuali che, accanto ad un'economia in crescita, si conclusero con l'emergere di un impero particolarmente forte e stabile: la Bisanzio medievale.
24,00

Ai margini dei giganti. La vita intellettuale dei romani nel Trecento (1305-1367 ca.)

di Dario Internullo

editore: Viella

pagine: 532

Un antico pregiudizio incombe sulla vita culturale di Roma nel Trecento. Abbandonata dai papi, in questo periodo stabili ad Avignone, la città è considerata dai più come un luogo decadente, privo di fermento; a volte come una sorta di centro minore rimasto ai margini delle più rinomate Firenze e Padova, culle dell'Umanesimo, altre volte persino come un deserto, rinverdito dai due soli nomi di Francesco Petrarca e Cola di Rienzo. Ripartendo dalle fonti coeve e dialogando con la storiografia più recente, questo libro si propone di restituire all'Urbe la vivacità culturale che le apparteneva, portando alla luce gli eventi, i gruppi, gli individui, i libri, le letture e le scritture che andavano a comporre un panorama complesso, variegato e in fondo non così distante da quello dei più noti centri di cultura dell'Italia comunale e signorile.
49,00

La legittimità contesa. Costruzione statale e culture politiche (Lombardia, XII-XV sec.)

di Andrea Gamberini

editore: Viella

pagine: 288

L'attenzione per le culture politiche è una delle prospettive che più radicalmente ha rinnovato gli studi di storia dei rapporti di potere negli ultimi anni. In questa chiave, il libro rivisita i fenomeni di genesi della nuova statualità nei secoli XII-XV: andando oltre i funzionamenti istituzionali, i meri rapporti di forza, l'analisi si concentra sulle visioni - non necessariamente coerenti ma profondamente radicate - che i diversi attori sulla scena svilupparono dell'autorità legittima, del bene comune, della rappresentanza, della decisione. Protagonisti furono dunque non solo i giuristi al servizio della città, i duchi e i loro cancellieri, ma anche gli abitanti delle campagne, le comunità: ne scaturisce così un dibattito a più voci che l'autore ricostruisce prestando attenzione non unicamente alle ragioni dei vincitori. Dallo sviluppo dell'autonomia urbana alla stabilizzazione dello stato regionale il confronto sui valori e sulle idealità fu infatti sempre aperto e questo libro ne offre una ricostruzione complessiva.
29,00

Regolare la politica. Norme, liturgie, rappresentazioni del potere fra tardoantico ed età contemporanea

editore: Viella

pagine: 339

Questo libro presenta gli esiti di un cantiere di ricerca nel quale, attorno al concetto di regola e alle sue applicazioni, sono confluite esperienze, metodologie e prospettive di vari ambiti storiografici che incrociano aree d'interesse contigue: il rapporto fra politica e religione, la rappresentazione del potere nelle liturgie politiche e nelle pratiche di costruzione della memoria, la sua proiezione sul territorio, nelle istituzioni ecclesiastiche e civili, nella cultura e nella società. Come afferma Pierre-Antoine Fabre nella sua introduzione, fra legge e regola (due principi solo apparentemente simili) vi è una differenza essenziale che riguarda il rapporto con l'individuo: la regola si presenta infatti come la concretizzazione della legge quando quest'ultima diventa oggetto di appropriazione. Seguendo questo filo, i quindici saggi qui raccolti analizzano, in una prospettiva diacronica e interdisciplinare, le molteplici modalità che, dall'età tardoantica sino al XX secolo, hanno assolto all'esigenza di regolare la politica, costringendola in forme riconoscibili e riproducibili che costituiscono un'efficace chiave di lettura della storia del potere in Occidente.
38,00

Incoronati da Dio. Per una storia del pensiero politico bizantino

di Mario Gallina

editore: Viella

pagine: 198

Nell'ambito degli studi sulla storia delle dottrine politiche si tende a ignorare il pensiero politico bizantino, reputandolo dominato da un rigido formalismo retorico e concettualmente povero poiché condizionato dalla struttura assolutista di uno stato che avrebbe impedito ogni discussione sul ruolo dell'imperatore e dei suoi poteri. In realtà, giacché non si dà potere senza ideologia, e sebbene i bizantini non abbiano teorizzato di frequente sulla natura del loro stato, nella loro letteratura molte sono le riflessioni sulla potestà autocratica e sulla nozione dell'imperatore cristiano quale immagine e imitazione di Dio. In continua tensione tra un'idea che affermava l'origine divina dell'autocrazia, e dunque l'incontestabilità giuridica del sovrano, e una tendenza costituzionalista volta a limitarne poteri e prerogative, entrambe le concezioni miravano però a fornire all'impero e all'imperatore un solido e incontrovertibile ancoraggio metafisico, così da rendere l'impero bizantino una componente imprescindibile della storia del regno di Dio sulla terra.
26,00

La committenza artistica dei papi a Roma nel Medioevo

editore: Viella

pagine: 566

Il volume offre un quadro della committenza artistica a Roma nel corso di tutto il Medioevo attraverso uno studio dettagliato sulle figure dei singoli pontefici che ne furono i principali promotori. I fatti artistici, analizzati dal punto di vista della committenza papale, non solo consentono di capire il significato primario connesso alla loro funzione, ma ricreano anche un'immagine speculare del contesto culturale di appartenenza. L'ambito cronologico, circoscritto fra il pontificato di Silvestro I (314-335) e quello di Martino V (1417-1431), lascia intravedere nel comportamento di molti pontefici la persistenza di una mentalità che, da un atteggiamento iniziale di semplice patronato e protezionismo, si tramuta nel tardo Medioevo in vero e proprio mecenatismo. I saggi raccolti, ricchi di spunti e suggestioni, pongono sotto la giusta luce aspetti meno noti di una città come Roma, quale centro ideale della cristianità e termine imprescindibile di riferimento per le sue valenze storico-artistiche.
70,00

Musa medievale. Saggi su temi della poesia di Venanzio Fortunato

editore: Viella

pagine: 204

Venanzio Fortunato, poeta latino del VI secolo, ha costituito un ponte tra la cultura antica e quella medievale. Nato a Valdobbiadene e formatosi a Ravenna, estremo fortilizio italico della cultura classica, Venanzio visse nella ferrosa Gallia merovingia, dove poté brillare come poeta grazie al riparo offertogli da Radegonda e Agnese, nobildonne ritiratesi in un monastero con le quali intrecciò un affettuoso legame cantato in versi che sembrano anticipare la lirica cortese. Profondo conoscitore dei classici ma anche ardito sperimentatore, è stato a sua volta considerato un classico e perciò è stato ammirato e imitato da un nutrito stuolo di poeti medievali, Dante compreso, ma qualcosa della sua poesia si rintraccia ancora in Foscolo, Huysmans, Joyce e perfino in Reinhold Messner e anche nella musica di Pierluigi da Palestrina, Giacomo Puccini e, inaspettatamente, di un gruppo tedesco folk metal. Al di là delle riprese puntuali, a Venanzio la tradizione poetica occidentale deve soprattutto lo spudorato rilancio di quel gusto per le scintille di parola che secoli dopo si chiamerà barocco.
25,00

Un monastero di famiglia. Il diario delle barberine della SS. Incarnazione (secc. XVII-XVIII)

editore: Viella

pagine: 464

Il monastero delle carmelitane della SS. Incarnazione venne fondato a Roma nel 1639 da papa Urbano Vili Barberini per accogliere soprattutto le donne appartenenti alla sua famiglia destinate a prendere i voti o rimaste vedove: divenne perciò noto tra la popolazione romana come la comunità delle "barberine". Il Diario qui pubblicato, scritto da più mani, costituisce un notevole esempio di cronaca monastica e narra gli eventi accaduti all'interno delle mura claustrali a partire dalla fondazione fino al 1781. Esso registra gli ingressi in clausura e gli avvenimenti principali della vita conventuale e delinea anche un articolato ritratto del ruolo non solo spirituale e devozionale ma pure politico e sociale svolto da una comunità tra le più ricche e ricercate dalla nobiltà cittadina. Con La memoria restituita prende avvio, per la prima volta in Italia, la pubblicazione di una collana di testi prodotti da donne dal tardo medioevo all'età contemporanea. L'analisi delle forme e dei contenuti dell'accesso femminile alla scrittura e alla lettura è in grado di illuminare una serie di processi europei di grande rilievo non solo per la storia di genere, ma anche per altri ambiti di ricerca che da essa hanno ricevuto impulso, nuove domande e rinnovata linfa: la storia dell'istruzione e dell'alfabetizzazione, quella economica e politica, la storia della famiglia, della socialità e dei rapporti affettivi. Con un saggio introduttivo di Gabriella Zarri.
46,00

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