Einaudi: Collezione di poesia
Poesie della fine del mondo, del prima e del dopo
di Antonio Delfini
editore: Einaudi
pagine: 258
Delfini pubblicò un solo libro di versi: "Poesie della fine del mondo", uscito da Feltrinelli nel 1961. Nel 1995 il libro è stato riedito da Quodlibet con l'aggiunta di alcune poesie escluse dalla raccolta. Questa terza edizione amplia di molto la percentuale degli inediti, presentando per la prima volta un grosso nucleo di poesie degli anni Trenta e Quaranta tratte dagli autografi in possesso della figlia Giovanna. E un'occasione per considerare l'esperienza poetica di Delfini nel suo complesso, dall'inizio alla fine. Come scrive Irene Babboni nella sua Nota, si potrà vedere che la poesia di Delfini "è stata nel tempo manierista, lirica, romantica, crepuscolare, sghemba, sgrammaticata, scombinata, bettoliera, offensiva, innamorata. Ha tentato, di volta in volta, di rincorrere i poeti antichi, gli stranieri, i surrealisti. Non sempre ci è riuscita, certo. La sua è spesso 'mala poesia' ('è mio dovere scrivere mala poesia', dice l'autore). Ma in questa mala poesia Delfini ha saputo inventare, prendere a prestito, a volte persino fraintendere, e sempre rimescolare con estro il tutto". Con la sua poesia Delfini ci ha lasciato una possibile lettura del mondo, e di una vita. Prefazione di Marcello Fois.
Ablativo
di Testa Enrico
editore: Einaudi
pagine: 115
L'ablativo è un caso latino che non indica l'"io" né il possesso, non marca le attese né le esclamazioni, ma sintetizza un all
Rimi
di Frasca Gabriele
editore: Einaudi
pagine: 130
Costruita su forme diverse e con suggestioni da molteplici tradizioni poetiche, la nuova raccolta di Gabriele Frasca fa conviv
Sono fragile, sparo poesia
di Ceronetti Guido
editore: Einaudi
pagine: 177
Due volumetti di versi giovanili, col titolo "Nuovi Salmi" (1955 e 1957), aprono il cammino di poesia in proprio di Guido Cero
La trappola
di Marcoaldi Franco
editore: Einaudi
pagine: 81
Compattezza tematica, potenza e duttilità della metafora, ritmo e sonorità a scatti, con accelerazioni e rallentamenti, ribatt
Nuovi poeti italiani
Vol. 6
editore: Einaudi
Le donne nella poesia italiana contemporanea sono una presenza molto forte: dietro quella decina di autrici che tutti conoscon
La nuvola in calzoni. Testo russo a fronte
di Vladimir Majakovskij
editore: Einaudi
pagine: 143
"'La nuvola in calzoni' è il capolavoro della stagione "prerivoluzionaria" di Majakovskij, e uno dei testi più significativi del futurismo russo e della letteratura russa del Novecento. Composto tra il 1914 e il 1915 da un Majakovskij poco più che ventenne, il poemetto trabocca di una forza lirica tesa, appassionata, che vuole essere dissacrante, antiborghese, antifilistea, ed è soprattutto intensamente libertaria. Majakovskij vuol portare dentro l'arte della parola la carica dirompente di una visione nuova o rinnovata della realtà, dei sentimenti, dell'idea stessa della poesia e della scrittura. E lo fa ricorrendo a un'incalzante sequela di immagini provocatorie, a un'orchestrazione sonora aspra e dissonante, a un'arditezza compositiva frutto di una maturità sbalorditivamente precoce. L'eroe lirico della 'Nuvola' cerca disperatamente l'amore di una donna, l'amore tra gli uomini della Terra, l'amore universale tra l'uomo e il cosmo. Sogna di vedere cancellata la sofferenza dei reietti e degli oppressi; esalta la ribellione, il tumulto popolare. Ma davanti a sé non trova che il rifiuto, la desolazione, il silenzio dell'universo (e di Dio). Cosi, nella colata lavica del poemetto confluiscono via via la passione amorosa, lo spirito di rivolta contro una società ingiusta e violenta, la polemica letteraria, l'ossessiva "lotta con Dio", il doloroso vagheggiamento di una rivoluzione che il poeta sa utopica, perché incapace di riscattare l'uomo." (Remo Faccani)
Infinita fine
di Viviani Cesare
editore: Einaudi
pagine: 100
In Viviani, il percorso umano e artistico mutano e procedono insieme
Chi ha fatto il turno di notte
di Izet Sarajlic
editore: Einaudi
pagine: 130
Un maestro della poesia anaforica, incalzante, oratoria
Libro delle laudi
di Patrizia Valduga
editore: Einaudi
pagine: 59
Dopo alcuni anni di silenzio, Patrizia Valduga riparte da dove eravamo rimasti, e cioè dalle poesie pubblicate nella Postfazione agli "Ultimi versi" di Raboni. Questa dolente preghiera iniziale dà alla nuova raccolta il senso della continuità e di un dialogo ininterrotto che si dirama però, nelle due sezioni successive, in direzioni diverse e complementari. Da un lato una sorprendente autoanalisi tra biografia, psicologia e letteratura, dall'altro lo scontro con alcuni aspetti della società contemporanea. Dall'interiorità più segreta all'esterno e al collettivo con ritorno all'interiorità e alla preghiera, a chiudere in un ciclo tutto il libro. Apparentemente è la raccolta più varia e diversificata di Patrizia Valduga, in realtà è forse la più compatta, legata a un unico forte nodo ispirativo.
Poesie e satire
di Alda Merini
editore: Einaudi
pagine: 101
Un'edizione privata fatta col ciclostile per gli amici nel 1981. Si intitola semplicemente "Poesie" e ha tanto di copertina disegnata, prefazione, premessa, notizie bio-bibliografiche, indice finale, colophon. Insomma, quasi un vero libro. Sicuramente un libro d'autore, messo insieme e fortemente voluto dalla stessa Merini alternando poesie già pubblicate in precedenza con altre nuove. Una seconda raccolta del 1986, intitolata "Le satire", meno curata ma ugualmente confezionata e cucita per lo stesso tipo di udienza, proponeva invece poesie tutte inedite, non più riprese in altri volumi. Giuseppe Zaccaria ha recuperato questi due libri "fai-da-te" dal Fondo manoscritti dell'Università di Pavia. La loro pubblicazione in forma non clandestina amplia il corpus poetico della Merini (in una sua fase creativa, tra l'altro, molto proficua) e mostra la poetessa editor di se stessa, quando invece i suoi libri coevi o di poco successivi erano generalmente affidati a curatori esterni come Spagnoletti, Maria Corti, Raboni o Borsani. In appendice, sempre tratte da carte del Fondo manoscritti di Pavia, vengono pubblicate delle brevi prose tematicamente molto affini alle "Satire". Bozzetti di vita di quartiere dove la Merini disegna i personaggi che popolavano il variegato mondo intorno alla Ripa di Porta Ticinese, che era il suo mondo, a cui è voluta rimanere fedele fino alla fine dei suoi giorni.
Strofe per dopodomani e altre poesie
di Grünbein Durs
editore: Einaudi
pagine: 213
Di fronte a un mondo che appare postumo, popolato di sopravvissuti tra le rovine, "il filosofo stanco / da un pezzo ha perso i