Guanda: Biblioteca della Fenice
La preghiera e la spada
di Adonis
editore: Guanda
pagine: 152
Con "La preghiera e la spada" il poeta Adonis ci offre una lente con cui leggere e meglio comprendere il mondo arabo. Grazie alle sue facoltà di percezione e di analisi, Adonis diventa per noi testimone dell'Oriente, analizzandone la cultura e i rapporti con l'Occidente. Ma al tempo stesso il poeta è una voce ascoltata anche dal mondo arabo, rappresentando in quel contesto l'individuo liberato dalla costrizione che esercita il potere religioso. Nei testi raccolti in questo volume Adonis ricorda che la difesa della dignità umana e della democrazia cominciano dal rispetto assoluto delle facoltà creatrici dell'uomo.
Guerra è pace
di Roy Arundhati
editore: Guanda
pagine: 198
Le pagine di "Guerra è pace" sono dedicate agli ultimi eventi che hanno sconvolto il mondo intero: l'attacco dell'11 settembre
Nelle tempeste d'acciaio
di Ernst Junger
editore: Guanda
pagine: 352
Ernst Jünger partecipò alla Prima guerra mondiale con i gradi di sottotenente della Wehrmacht
Le consolazioni della filosofia
di Botton Alain De
editore: Guanda
pagine: 284
Quanti di noi si ritrovano a misurarsi con ansie, depressioni, complessi, problemi di ogni sorta senza sapere come risolverli
Sei qualcuno?
di O`faolain Nuala
editore: Guanda
pagine: 262
Per Nuale O'Faolain, prima di nove figli in una irrequieta famiglia di Dublino, la vita non è mai stata semplice
Il ragazzo di vetro. Cajkovskij
di Nina Berberova
editore: Guanda
pagine: 240
Attorno alla figura di P
La ribelle
di Evgenija Jaroslavskaja-Markon
editore: Guanda
pagine: 162
Questo libro è l'autobiografia senza filtri - riemersa dagli archivi dei servizi segreti russi - di una donna appassionata e i
La strada verso est
editore: Guanda
pagine: 445
Nel 2010, per tenere una conferenza sui crimini di massa e sul processo di Norimberga, l'avvocato e accademico britannico Phil
L'incanto e il disinganno: Leopardi. Poeta, filosofo, scienziato
editore: Guanda
pagine: 159
Edoardo Boncinelli e Giulio Giorello indagano la vita e le opere di Giacomo Leopardi da una prospettiva anticonformista: scoprono un uomo malinconico, «scontroso» e «ribelle», dotato di raffinata ironia, appassionato sin da ragazzo alla conoscenza e affascinato dalle scoperte di Galileo e Newton. Ma, soprattutto, emerge un filosofo coraggioso, capace di una visione del mondo scevra di ogni aspetto consolatorio, libera dall'ossessione di Dio e del senso di colpa; un filosofo così rivoluzionario da intuire che la pretesa umana di essere al centro del creato è un inganno e la sua supremazia sulla natura un arbitrio. Una figura che smaschera le illusioni della politica e individua nella Storia le radici dei mali che ancora oggi affliggono l'Europa.
Quanto lontano siamo giunti. Lettere alla madre
di Sylvia Plath
editore: Guanda
pagine: 317
La corrispondenza che Sylvia Plath tenne con la madre dall'inizio del college (1950) al suicidio (1963), offre il raro interesse di un epistolario famigliare che rifiuta lo sfogo intimistico per diventare un intransigente diario quotidiano. Passo per passo, seguiamo l'iter artistico ed esistenziale della poetessa: la giovinezza americana secondo il ciché medio-borghese degli anni '50, gli anni del "pragmatismo" e del maccartismo, la maturazione e l'improvviso erompere della crisi psicologca che porta al primo tentativo di suicidio; e poi l'impatto con l'austerità di Cambridge, l'estasi dell'incontro e del matrimonio con l'altrettanto giovane e promettente poeta Ted Hughes, gli anni duri della verifica e del consolidamento della carriera artistica, fino al rapido sgretolarsi della felicità coniugale e del sogno mistico del "matrimonio letterario", e il riemergere delle problematiche di distruzione e di morte.