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L'idea del theatro. Con «L'idea dell'eloquenza», il «De trasmutatione»e altri testi inediti

L'idea del theatro. Con «L'idea dell'eloquenza», il «De trasmutatione»e altri testi inediti
Titolo L'idea del theatro. Con «L'idea dell'eloquenza», il «De trasmutatione»e altri testi inediti
Autore
Argomento Narrativa Teatro
Collana Classici
Editore Adelphi
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 340
Pubblicazione 2015
ISBN 9788845929823
Carte Cultura Carta del docente Acquistabile con Carte cultura o Carta del docente
 

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L'idea del theatro è fra le opere che meglio incarnano lo splendore che l'arte della memoria - nutrita di ermetismo e lullismo, neoplatonismo e suggestioni magiche, astrologiche e cabalistiche - conosce nel Cinquecento. Rispetto ai trattati mnemotecnici lo scarto è vertiginoso: la griglia di classificazione che il suo autore, Giulio Camillo, ci offre (quarantanove "luoghi", contrassegnati da una o più immagini, che nascono dall'incrocio fra l'ordine verticale dei sette pianeti e quello orizzontale dei sette gradi) funziona infatti come una scacchiera che, grazie al movimento e alla combinazione delle sue componenti, è in grado di generare nuovi significati e nuovo sapere: come una mente artificiale, dunque, sicché ricordare diventa pericolosamente simile a creare, o ricreare, il mondo. Ma c'è molto di più: Lina Bolzoni, che ne ha a lungo indagato l'intricatissima e frammentaria tradizione manoscritta, ci rivela infatti che "L'idea del theatro" è in realtà solo la sintetica rievocazione di un immane progetto, un Teatro della memoria (o Casa della sapienza) la cui natura resta incerta (libro, edificio, maquette di legno, modello puramente mentale), ma che intravediamo audacemente sospeso tra idea e macchina, metafisica e mito alchemico. Un progetto così ammaliante da sedurre intere generazioni e da riaffiorare nelle forme più sorprendenti e imprevedibili: da una misteriosa villa in Friuli descritta dal Doni sino alle opere d'arte contemporanee di Marino Auriti e Achilles Rizzoli.
 

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