Pietà mi giunse, e fui quasi smarrito. La pena e il turbamento che assalgono Dante davanti all'apparizione infernale degli amanti, dannati in eterno, pulsano in ogni moto di compassione. Al cospetto del dolore altrui, si instaura una prossimità che è risonanza empatica, percezione - e cognizione della comune appartenenza al fragile dominio del senziente, umano e animale. Sono lampi di fraternità di cui la letteratura universale restituisce il più sottile riverbero, o compianti ai quali le arti figurative prestano gesti e posture. Ma sulla natura virtuosa del "com-patire" non tutti concordano. Eccepiscono perlopiù i filosofi, insospettiti dal compiacimento della misericordia, o inclini a catalogarla tra le passioni deboli, oppure persuasi che certe forme di magnanimità caritatevole si riducano a surrogati ipocriti della giustizia sociale. Della compassione Antonio Prete segue i tragitti diretti e obliqui, esplora le ambiguità, rilegge le mitografie, in un saggio che è una vera e propria perizia di questo sentimento, condotta con l'infinita discrezione di chi sa lasciare la parola agli autori che studia da una vita, Baudelaire e Leopardi, accordandola magnificamente alla sinfonia delle altre voci.
Compassione

Titolo | Compassione |
Sottotitolo | Storia di un sentimento |
Autore | Prete Antonio |
Argomenti |
Letteratura e Arte Critica letteraria e Linguistica Adozioni Scienze della Formazione Adozioni Corsi di Teologia |
Collana | Nuova Cultura - Introduzioni |
Editore | Bollati Boringhieri |
Formato |
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Pagine | 189 |
Pubblicazione | 2013 |
ISBN | 9788833924267 |
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