Carta e matita erano vietate nel campo di concentramento fascista di El-Agheila, in Libia, nella Cirenaica sud-occidentale. I detenuti, donne, bambini, anziani e ragazzi, costretti a raggiungerlo percorrendo quattrocento chilometri a piedi nel calore estenuante del deserto. Fra loro c'era un poeta, Rajab Abuhweish, che dietro il filo spinato, nella rovina e nella violenza, esiliato in patria, trincerato dietro la sua voce, compose a memoria un poema di trenta strofe e lo trasmise oralmente agli altri prigionieri, rafforzandone lo spirito di resistenza. Un canto come ultimo rifugio, un canto per scampare alle sabbie, alla morte. Prefazione di Antonio Scurati.
Il mio solo tormento. Canto da El-Agheila

titolo | Il mio solo tormento. Canto da El-Agheila |
Autore | Rajab Abuhweish |
Traduttori | M. Eleno, M. Mosè |
Argomento | Letteratura e Arte Poesia |
Collana | Documenti |
Editore | Fandango Libri |
Formato |
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Pagine | 64 |
Pubblicazione | 2022 |
ISBN | 9788860448101 |