Ombre corte: Cartografie
L'antropologia politica. Il potere e le società contro lo Stato
di Pierre Clastres
editore: Ombre corte
pagine: 79
Nelle due interviste qui raccolte (l'una del 1974, apparsa in "L'Ati-mythes", l'atra raccolta da Raymond Bellour e pubblicata
Ecologia del possibile. Razionalità, esistenza, amicizia
di Gianluca De Fazio
editore: Ombre corte
pagine: 120
L'incontro tra filosofia ed ecologia è oggi una sfida teorica di primo piano
Attraverso Deleuze. Percorsi incontri e linee di fuga
di Ubaldo Fadini
editore: Ombre corte
pagine: 149
A partire da una serie di confronti, realizzati in gran parte dallo stesso Deleuze, il libro presenta l'opera complessiva di u
La rivoluzione è il freno di emergenza. Saggi su Walter Benjamin
di Michael Löwy
editore: Ombre corte
pagine: 136
Per Michael Löwy, la scoperta dell'opera di Benjamin è stata un'emozione che ha scosso molte delle sue convinzioni e la cui on
«Uccidete Sartre!». Anticolonialismo e antirazzismo di un «revenant»
di Iside Gjergji
editore: Ombre corte
pagine: 118
Jean-Paul Sartre, uno dei più grandi pensatori del XX secolo, ha più volte rischiato la vita per aver lottato in difesa dei co
Realismo sovversivo. Sociologia del genere noir
di Luca Martignani
editore: Ombre corte
pagine: 113
L'obiettivo di questo saggio è quello di proporre un'analisi sociologica di alcune dimensioni del genere noir
I nuovi volti del fascismo. Conversazione con Régis Meyran
editore: Ombre corte
pagine: 141
Fascismo: cosa vuol dire questa parola all'inizio del XXI secolo? La nostra memoria storica corre al passato, agli anni fra le
Sotto il segno del dionisiaco. Laure tra erotismo, sacro ed esperienza politica
di Aldo Marroni
editore: Ombre corte
pagine: 134
Laure, al secolo Colette Peignot (1903-1938), vive la sua breve e intensa esistenza all'ombra dello spirito dionisiaco, costellata di scelte eccessive ed estreme. Adolescente, si ribella alla cupa religiosità impostale dalla famiglia per gettarsi a capofitto nella convulsa vita culturale e politica della Parigi degli anni Trenta. La troviamo subito al centro di un intreccio straordinario di eventi vissuti accanto a scrittori e pensatori i quali hanno segnato profondamente quegli anni dal punto di vista politico e filosofico. Jean Bernier, Boris Souvarine e Georges Bataille sono le tre importanti personalità che gravitano inesorabilmente, catturate dal suo fascino, intorno alla sua fortissima presenza passionale e intellettuale. Gli "Écrits", pubblicati dopo la sua morte, hanno rivelato al mondo una scrittrice segreta, che rifiutava paradossalmente ogni deriva letteraria dell'impegno politico. Proprio la concezione della lotta politica, intesa come totale dispendio di sé fino alla morte, l'hanno distinta dai suoi tre maestri-amanti. Il presente lavoro si propone di rimuovere l'immagine di una Laure dedita esclusivamente alla deboscia erotica, per restituircela nella sua veste di pensatrice e donna politicamente impegnata, sempre sotto il segno del dionisiaco.
Storia delle donne filosofe
di Gilles Ménage
editore: Ombre corte
pagine: 120
Scritto da Gilles Ménage, grande latinista e precettore di madame de Sévigné e di madame de Lafayette, "Mulierum philosopharum bistorta" (1690) è un libro sulle pensatrici dell'antichità, una "storia" senza precedenti e senza seguito, fino a tempi molto recenti. Dividendole per correnti di pensiero, ma iniziando da quelle che non appartengono a nessuna scuola, Ménage ci presenta una serie di figure appassionanti: Diotima la maestra di Socrate, Arete la cirenaica, Nicarete la megarica, Iparchia la cinica, Teodora la peripatetica, Leonzia l'epicurea, Temistoclea la pitagorica, per citare solo alcune delle sessantacinque filosofe che l'autore individua studiando i testi antichi e le opere dei padri della chiesa, e che noi oggi difficilmente avremmo l'avventura di incontrare sfogliando le nostre enciclopedie filosofiche. Lo stile narrativo con il quale l'autore ricostruisce la storia di queste donne e l'insistere sulla loro vita e sugli aspetti più importanti delle loro biografie, legandoli al pensiero, sono sicuramente in sintonia con la tradizione del suo tempo. Ma, come scrive Chiara Zamboni nell'introduzione, in questo insistere sulla vita parlando di filosofia c'è forse qualcosa di più, "un riconoscere senza problemi che il pensiero femminile è inseparabile dalla vita quotidiana", indivisibile nel suo essere pubblico e privato.