"Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo". Un uomo torna dall'America, dove ha fatto una piccola fortuna, e ricompare sulle colline delle Langhe che lo hanno visto bambino. Ora non è più un trovatello, cresciuto dalla carità di una famiglia di contadini, ora è un altro, e vuole che chi lo ha conosciuto piccolo, povero, vinto, veda che ha fatto strada, che è diventato qualcuno. Ma nei luoghi del passato qualcosa si è perso, chi lo conosceva allora non è più qui per prendere atto del suo cambiamento - perché anche questi luoghi, in apparenza fissati nel tempo mitico dei cicli della luna e del lavoro dei campi, hanno attraversato una trasformazione, parallela a quella del protagonista, e in parte da essa determinata. Ai falò magici che nel tempo dell'infanzia punteggiavano le alture in occasione delle feste contadine, altri se ne sono aggiunti e sostituiti - non più propiziatori di un ricco raccolto, ma portatori di distruzione: i fuochi della guerra da poco finita e del conflitto civile, i fuochi di una modernità che brucia un passato mitico e inalterabile per offrire non si sa quale prospettiva di futuro.
La luna e i falò

titolo | La luna e i falò |
Autore | Cesare Pavese |
Curatore | S. Scioli |
Argomento | Letteratura e Arte Classici |
Collana | Universale economica i classici |
Editore | Feltrinelli |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 2021 |
ISBN | 9788807903786 |