La possibilità o impossibilità dell'esistenza di un rapporto amichevole autentico è una questione centrale nel Rinascimento: i fiorentini "erano profondamente imbevuti di concezioni classiche dell'amicizia. Rapporti di fratellanza e cameratismo univano artigiani e artisti che lavoravano insieme ad abbellire le chiese per glorificare Dio, e a progetti patriottici per adornare la città che i fiorentini consideravano il miglior posto della terra in cui vivere. In tutte queste forme di amicizia fioriva un affetto che è documentato in lettere personali, poesie, memorie, trattati e opere d'arte". Dale Kent documenta le relazioni tra fiorentini di diversa estrazione negli spazi fisici della città: le strade, le logge, i palazzi di famiglia, le chiese, i luoghi di riunione delle confraternite, le botteghe, le taverne. Ma non dimentica i tradimenti e le loro conseguenze: l'esilio di Cosimo de' Medici nel 1433 e il suo richiamo nel 1434, il tentativo degli amici più intimi dei Medici di appropriarsi della loro rete di protezione nel 1466, la congiura dei Pazzi per assassinare Lorenzo e Giuliano de' Medici nel 1478.
Il filo e l'ordito della vita. L'amicizia nella Firenze del Rinascimento

Titolo | Il filo e l'ordito della vita. L'amicizia nella Firenze del Rinascimento |
Autore | Kent Dale |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Storia |
Collana | Quadrante laterza |
Editore | Laterza |
Formato |
![]() |
Pagine | 176 |
Pubblicazione | 2013 |
ISBN | 9788842095316 |
![]() ![]() |
Acquistabile con Carte cultura o Carta del docente |