"La ciotola del pellegrino" è insieme un'opera di poesia, un saggio sulla pittura di Giorgio Morandi e una meditazione sulla pazienza e la concentrazione, nell'arte e nella vita. Se è vero, come diceva Kafka, che tutti gli errori umani sono frutto d'impazienza, allora queste poche ma intense pagine di Jaccottet potrebbero essere molto utili. E se è vero che questa è l'epoca della dispersione, della dissipatezza, allora queste pagine potrebbero anche essere interpretate come un invito a resistere allo spirito del tempo: "Come se qualcosa meritasse ancora di essere tentata, persino al termine di una così lunga storia, come se tutto non fosse assolutamente perduto e si potesse ancora fare altro che gridare, balbettare di paura o, peggio, tacere". Ma il punto centrale rimane un altro, e cioè l'enigma delle emozioni suscitate dalle opere del pittore, che è poi uno dei modi in cui si declina l'enigma dell'esistenza di quell'universo naturale che Jaccottet insegue da sempre con gli strumenti della poesia.
La ciotola del pellegrino (Morandi)

titolo | La ciotola del pellegrino (Morandi) |
Autore | Philippe Jaccottet |
Traduttore | F. Pusterla |
Argomento | Storia, Religione e Filosofia Filosofia |
Collana | Scrittori |
Editore | Casagrande |
Formato |
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Pagine | 57 |
Pubblicazione | 2007 |
ISBN | 9788877134950 |