Cronopio: Tessere
Giornale notturno (1978-1984)
editore: Cronopio
pagine: 224
Le installazioni, i disegni, le sculture, il teatro, i film e le performance di Jan Fabre fanno da tempo il giro del mondo
Politica ebraica
di Arendt Hannah
editore: Cronopio
pagine: 306
I popoli che non fanno la storia ma la subiscono soltanto tendono a considerarsi le vittime di un accadere superiore, insensat
Credenza e desiderio
Monadologia e sociologia
di Tarde Gabriel
editore: Cronopio
pagine: 166
Gabriel Tarde (1843-1904) è per Deleuze il campione della "microsociologia", del sapere necessario per afferrare e comprendere
L'odio per la democrazia
di Jacques Rancière
editore: Cronopio
pagine: 116
"La società ineguale non porta nel suo grembo nessuna società dell'uguaglianza. La società dell'uguaglianza è solo l'insieme delle relazioni egualitarie che si tracciano qui e ora attraverso atti singolari e precari. La democrazia è nuda nel suo rapporto col potere della ricchezza e col potere della filiazione che oggi lo asseconda o lo sfida. Non è fondata in nessuna natura delle cose e non è garantita da nessuna forma istituzionale. Non è portata da nessuna necessità storica e non ne porta nessuna. È affidata solo alla costanza dei propri atti. La cosa non può non fare paura e quindi suscita odio in chi è abituato a esercitare il magistero del pensiero. Ma in chi sa condividere con chiunque il potere uguale dell'intelligenza può suscitare coraggio, e quindi gioia." (Jacques Rancière)
L'ipotesi comunista
di Alain Badiou
editore: Cronopio
pagine: 175
In questo libro, sosterremo quindi, anche in forma dettagliata nel caso di tre esempi (Maggio '68, la Rivoluzione culturale, la Comune di Parigi), che i fallimenti apparenti, talora cruenti, di eventi legati in profondità all'ipotesi comunista, sono stati e permangono tappe della sua storia. Almeno per tutti coloro che non rimangono accecati dall'uso propagandistico della nozione di fallimento. Cioè semplicemente per coloro che continuano a essere animati dall'ipotesi comunista in quanto soggetti politici, che si servano o meno del termine "comunismo". In politica contano il pensiero, l'organizzazione e l'azione. Talvolta alcuni nomi propri servono da riferimento, come Robespierre, Marx, Lenin... I nomi comuni (rivoluzione, proletariato, socialismo...) sono già molto meno capaci di nominare una sequenza reale della politica d'emancipazione, e il loro uso si trova rapidamente esposto a un'inflazione priva di contenuto [...]. Una vera politica ignora le identità, persino quella, tanto tenue, tanto variabile, dei "comunisti". Essa non conosce altro che quei frammenti del reale attraverso i quali un'Idea dimostra che è in corso il lavoro della sua verità.
Ai bordi del politico
di Rancière Jacques
editore: Cronopio
pagine: 213
La politica non è l'esercizio del potere
Comunità e politica
editore: Cronopio
pagine: 179
La prima edizione dei saggi qui raccolti risale, con il titolo Politica, al 1993. Il libro contrastava l'interpretazione del collasso del comunismo di Stato come "prova" di una natura umana immutabile, come dimostrazione del primato dell'individuo - atomo portatore di bisogni e interessi elementari -, del capitalismo come la forma più razionale e naturale dei rapporti tra gli uomini, della. necessità di farla finita con il "collettivo", il "comune" e l'"uguaglianza" in politica, che collettivo, comune e uguaglianza sarebbero istanze di una soggettività inevitabilmente totalitaria. A distanza di quasi vent'anni il libro non sembra aver perso la sua attualità. Per di più, la crisi delle pratiche e delle teorie della depoliticizzazione pare riportare in primo piano proprio le questioni che allora venivano sollevate. Ma va detto che oggi conviene, forse, prestare più attenzione al dissenso che attraversa alcuni saggi del libro. È per questa ragione che la nuova edizione, modificata solo in pochissimi dettagli e con una nuova Premessa, ha come titolo "Comunità e politica".
Il corpo senza qualità. Arcipelago queer
di Di Stefano Fabrizia
editore: Cronopio
pagine: 197
Tra corpo e pensiero c'è un resto che da nessuno dei due lati si può cogliere, né raccogliere
Walter Benjamin e la moralità del moderno
di Bruno Moroncini
editore: Cronopio
pagine: 423
Per Walter Benjamin non esistono epoche di decadenza, epoche popolate solo da epigoni e da stanchi imitatori. Anche in un'epoca storica come la modernità, in cui a causa dell'avvento della tecnica e delle forme di vita massificate la crisi della cultura si presenta nel modo più esplicito e generalizzato, sono possibili invenzioni artistiche e scoperte concettuali specifiche, forme originali della vita associata e legittime attese di giustizia. La vita nella modernità non è quindi fatalmente destinata alla disperazione e al non senso, ma anche ad essa va riconosciuto il kantiano diritto di sperare nella realizzazione della comunità morale in cui l'uomo sia sempre trattato anche come fine e mai più soltanto come mezzo. Ricostruendo le tappe della produzione teorica benjaminiana fino alla cosiddetta svolta materialistica, seguendo quindi un itinerario che si snoda dal saggio sulle Affinità elettive di Goethe alla dissertazione sulla critica romantica e dai grandi testi sulla lingua e sulla traduzione, sulla violenza e sul mito, alla fondamentale riflessione sul Trauerspiel barocco, questo libro tenta di far emergere le coordinate concettuali, le strategie interpretative, le ascendenze culturali e infine le pratiche di scrittura di una possibile moralità del moderno.
San Paolo. La fondazione dell'universalismo
di Badiou Alain
editore: Cronopio
pagine: 171
No, non lasceremo che i diritti della verità-pensiero abbiano come sole istanze il monetarismo liberoscambista e il suo medioc
Sessantacinque sogni di Frank Kafka
di Guattari Félix
editore: Cronopio
pagine: 89
Nel suo "Carteggio" e nei suoi "Diari" Kafka racconta spesso i suoi stranissimi e bellissimi sogni