Giuntina: Schulim Vogelmann
Antisemitismo. Un'intervista internazionale (1893)
di Hermann Bahr
editore: Giuntina
pagine: 236
"Ecco dunque che me ne torno a girare un po' per il mondo a cercare di capire ciò che le persone pensano e dicono
Diciannove lettere sul giudaismo
di Samson Raphael Hirsch
editore: Giuntina
pagine: 192
"Le 'Diciannove lettere sul giudaismo', pubblicate nel 1836, che Hirsch firmò con lo pseudonimo Ben Uziel, sono una conversazi
Le 100 parole della Shoah
editore: Giuntina
pagine: 157
La Shoah occupa un posto centrale nella memoria comune
L'anima
di Adin Steinsaltz
editore: Giuntina
pagine: 199
Cos'è l'anima? Come si manifesta? Com'è possibile sentire la sua flebile voce? Cosa le accade dopo la morte? Come influenza la
Oh ghetto amore mio
di Eduardo Halfon
editore: Giuntina
pagine: 52
Il nonno polacco di Eduardo Halfon arrivò in Guatemala nel 1946 dopo essere sopravvissuto alla Shoah e non tornò mai in Poloni
L'angelo della storia. Testi, lettere, documenti
editore: Giuntina
pagine: 263
Chi fu Walter Benjamin? A questa domanda poteva forse dare risposta solo Hannah Arendt
Leggere la Torà
di Catherine Chalier
editore: Giuntina
pagine: 157
Le letture fondamentaliste dei testi sacri proiettano sul nostro tempo un grave pericolo per la libertà
Non nel nome di Dio. Confrontarsi con la violenza religiosa
di Jonathan Sacks
editore: Giuntina
pagine: 314
Il XXI secolo si deve confrontare con il costante aumento dell'estremismo religioso e della violenza nel nome di Dio
L'ebreo come paria. Una tradizione nascosta
di Hannah Arendt
editore: Giuntina
pagine: 61
La politica, ovvero la possibilità di dispiegarsi della "vita activa" all'interno della sfera pubblica, è l'oggetto fondamenta
La giustizia seguirai. Etica e halakhà nel pensiero rabbinico
di Massimo Giuliani
editore: Giuntina
pagine: 259
È possibile esporre e comprendere l'etica ebraica 'stando su un piede solo' ossia in poche e semplici formule? Non è piuttosto il giudaismo un cammino lungo e complesso, e dunque anzitutto halakhà, un insieme di norme tese a santificare la vita quotidiana e a rafforzare un'identità di popolo? Quali sono i nessi tra la sfera etica, di sua natura universale, e la sfera delle pratiche simbolico-rituali, che caratterizzano e rendono particolare lo stile di vita ebraico? Cosa dice poi il pensiero rabbinico in merito all'etica del lavoro, o sulle attuali urgenze ecologiche, sull'esercizio del potere, sulla difesa dei diritti umani? In queste pagine la delicata questione del rapporto tra etica e halakhà viene indagata alla luce degli antichi dibattiti rabbinici fino alle discussioni contemporanee passando naturalmente attraverso la grande lezione etica di Maimonide. Uno studio affascinante e impegnativo, guidato dalla stella polare della giustizia, secondo il dettame della Torà: "La giustizia, la giustizia seguirai" (Deuteronomio 16,20).
Il nichilismo come fenomeno religioso
di Gershom Scholem
editore: Giuntina
pagine: 85
Religioso è quel nichilismo che in particolari momenti di crisi si presenta in nome di esigenze religiose e pretende di essere una religione. Se ogni religione è una risposta al problema della morte, non ogni nichilismo è negazione della vita. Dallo gnosticismo e misticismo del cristianesimo alla tradizione mistica dell'islam fino all'ebraismo, analoghi movimenti di liberazione ed emancipazione rivendicarono un senso dell'esistenza dovendo come eresie sottrarsi alle persecuzioni religiose prima di manifestarsi in ambito profano nel passaggio dall'immaginario rivoluzionario a quello illuministico. Un fenomeno complesso e controverso, che rischia di rovesciarsi dialetticamente in una ideologia della morte oppure della vita, strappato a secoli di oblio da Gershom Scholem grazie alle sue ricerche sulle grandi correnti della cabbalà, per arrivare nel presente testo a mostrare questo fenomeno come aspetto mistico dell'illuminismo.