Il Nuovo Melangolo: Nugae
Che la forza sia con te! Esercizi di popsphia
di Lucrezia Ercoli
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 186
«La popsophia - parafrasando impunemente il Socrate del Teeteto di Platone - assomiglia all'arte delle levatrici, pur operando
Il cucchiaio di Dio. «Cochlear dei». Ode al capitano Totti in versi latini
di Alvaro Rissa
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 72
Alvaro Rissa torna con un'opera poetica in versi latini (strofe saffica) che ha il respiro dei versi di Orazio e per soggetto
Trattato teologico- poetico
di Sergio Givone
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 131
« Potremmo dire che il nichilismo altro non è che una forma di ateismo in cui Dio non è più un problema, come non è più un pro
Il caso Macbeth
di Giuseppe Testa
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 208
Il 5 novembre 1605 Giacomo I Stuart, re di Scozia e d'Inghilterra, sfugge a un attentato letale ordito dai Gesuiti e teso a eliminare l'intera famiglia reale oltre a un buon numero di Lord. Il regno è sotto choc. Fino al processo ai congiurati, celebrato nel 1606, il popolo britannico vive uno psicodramma collettivo. Shakespeare sta lavorando ad Antonio e Cleopatra quando un influente cortigiano, o forse il re in persona, gli commissiona un dramma a tema scozzese per rafforzare la posizione del sovrano a Londra come capo dell'Europa protestante. Benché abbia molti amici fra i cattolici, egli accetta l'incombenza. Scova una vecchia storia dell'anno Mille, consulta le fonti disponibili in inglese, forse fa un viaggio in Scozia e ricrea sulla scena l'habitat di una società barbara in cui i re si dividono in due categorie: quelli che uccidono e quelli che vengono uccisi. Seminando qua e là nel testo alcune incongruenze rivelatrici, riscrive la tragica vicenda di una congiura che ricorda troppo da vicino il complotto dal quale Giacomo I è appena uscito illeso. È l'inizio del "caso Macbeth".
La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino
di Francangelo Scapolla
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 237
Il western classico hollywoodiano, che André Bazin definiva "il cinema americano per eccellenza", ha rappresentato, per intere generazioni, una realtà assolutamente magica e coinvolgente: gli spettatori avevano come unico interlocutore uno spazio, lo schermo, dove si muovevano i divi/eroi e si sviluppavano le trame, nelle quali gli stessi venivano proiettati, subendo un processo di seduzione e di identificazione con i protagonisti del film, di cui le componenti essenziali erano l'epica, l'avventura, le sconfinate praterie, le guglie della Monument Valley, l'incanto e lo spettacolo della natura. Il talento e il genio di autori quali ]ohn Ford, Raoul Walsh, Howard Hawks, Anthony Mann, Delmer Daves ha contribuito in modo determinante e fondamentale a nobilitare e ad arricchire il genere, così come la presenza di interpreti affascinanti come Gary Cooper, John Wayne, Henry Fonda, James Stewart, Randolph Scott, per citare i più noti. Il testo non si limita all'analisi delle opere appartenenti all'epoca d'oro del cinema classico americano: si occupa, ovviamente, anche dell'intera filmografia western successiva, dai primi anni Sessanta agli "spaghetti western", dai film della New Hollywood a quelli del revisionismo, dal cinema western dei nuovi autori fino a "The Hateful Eight" di Tarantino. Non è possibile analizzare in profondità l'intera storia del western in un breve saggio, ma è importante offrire ai lettori una panoramica che ne evidenzi gli elementi e le caratteristiche essenziali.
Afghana in limina missus (La guerra di Ivàn). Ediz. italiana e latina
di Moammed Sceab
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 45
Anno 1989, ultimi mesi dell'occupazione sovietica dell'Afghanistan. Il soldato Ivan si innamora di una giovane afghana e per seguirla si arruola fra i ribelli, la guerra finisce ma Mosca non dimentica: se il transfuga non si consegnerà, sarà la vecchia madre vedova a pagare al suo posto. Ivan decide allora di tornare, ma attraversando il deserto si imbatte in un drappello di mujahiddin che nulla sanno di lui... Una vicenda di guerra, amore, dolore e morte ispirata a fatti realmente accaduti e raccontata in 324 esametri latini forti e struggenti. Il testo è accompagnato da una traduzione a fronte, in endecasillabi italiani. Dietro l'ungarettiano Moammed Sceab si cela uno dei migliori filologi classici oggi in attività. II quale così scrive nella premessa: "Mi sono firmato con un nome non mio, ma più importante e più vero del mio: il nome-simbolo di ciò che non entra nella storia. O che ne esce senza un perché, a maggior squallore del mondo, a maggior miseria e tristezza di tutti".
Pacifismo pratico. Sun Tzu e il terrorismo
di Dal Lago Alessandro
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 155
Esportare con le armi la rivoluzione, la democrazia, il capitalismo, la libertà, la fede o qualsiasi altro feticcio politico o
Amore è filosofo. Filosofia antica remix
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 131
Remixare la filosofia antica significa renderla leggibile oggi per tutti, così che chiunque possa farsi un'idea e, se vuole, poi, approfondire.
L'ombra sveva
di Mario Gennari
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 263
Jos, un bibliotecario di Buda, viaggia attraverso l'Europa - tra Budapest, Vienna, Berlino fino a Genova e Portofino - per svelare il mistero racchiuso in un libro di Justus von Ravensburg, L'ombra, sopravvissuto ai roghi nazisti. Che cos'è l'ombra di cui parla il misterioso libro? Dove si trova il Castello della Vergine? Cosa nasconde l'affresco? "L'ombra sveva" fonde in un unicum la potenza della riflessione filosofico-metafisica attorno alle grandi questioni della conoscenza, del pensiero e dell'amore, e la forza della grande narrazione romanzesca. Mario Gennari porta la sfida del pensiero sul terreno della letteratura senza alibi di genere: e unisce così la filosofia (Platone, Aristotele, Plotino, Tommaso) al grande romanzo mittel-europeo, dando vita a una narrazione che evoca il disegno di una sinfonia mahleriana.
Elogio dell'amore platonico
di Socrate & C
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 122
E così sin dai tempi lontani in noi uomini è innato il desiderio d'amore gli uni per gli altri, per riformare l'unità della no
Fiaba per il Natale
di Andreas-Salomé Lou
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 64
Quando Louise Andreas von Salomé stende la Fiaba per il Natale, nel 1907, ha quarantotto anni
Sull'animazione degli embrioni
di Porfirio
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 91
Il trattato "Sull'animazione degli embrioni", inizialmente attribuito al medico Galeno, è oggi riconosciuto come opera del fil