Morcelliana: Il pellicano rosso
Gesù figlio dell'uomo
di Paolo Sacchi
editore: Morcelliana
pagine: 98
Paolo Sacchi, grande figura di ebraista e storico di fama internazionale, ben noto per la ricchezza del suo lavoro sulla Apoca
L'Illuminismo. La lotta contro la superstizione nella Fenomenologia dello spirito
di Friedrich Hegel
editore: Morcelliana
pagine: 144
Quali sono i tratti distintivi dell'illuminismo? La superstizione è la forma del credere alla quale si contrappone l'intellett
La fede scomparsa. Cristianesimo e problema del credere
di Adriano Fabris
editore: Morcelliana
pagine: 144
Che ne è della fede in questo mondo secolarizzato? La mentalità occidentale, che pone al centro l'essere umano e le sue esigen
Il gran rifiuto. Perché un papa si dimette
di Roberto Rusconi
editore: Morcelliana
pagine: 176
A dieci anni dalla rinuncia al pontificato di Benedetto XVI e dopo la sua scomparsa, la nuova edizione rivista e ampliata del
Antropologia, liminalità, letteratura
di Victor Turner
editore: Morcelliana
pagine: 208
Il volume raccoglie tre saggi di Victor Turner nei quali si delinea la possibilità di applicare le categorie proprie dell'antr
Campi al sole
di Giovanni Antonioli
editore: Morcelliana
pagine: 96
Questo primo volume di inediti vede la luce nel trentesimo della scomparsa di don Giovanni Antonioli, sacerdote camuno stimato
Il cuore e la ragione secondo Pascal
di Jean Laporte
editore: Morcelliana
pagine: 208
Laporte riflette - in un saggio ormai classico - sulla dottrina pasca-liana del cuore, nucleo della sua fede e del suo pensier
Il problema della sofferenza
di Clive S. Lewis
editore: Morcelliana
pagine: 176
Il problema della sofferenza tocca il cuore della "teodicea": il rapporto fra il bene che è Dio e il male presente nel mondo
Il fragile e il prezioso. Bioetica in punta di piedi
di Luigi Alici
editore: Morcelliana
pagine: 224
La bioetica, per definizione, è un terreno nel quale si confrontano la vita e la riflessione teorica e normativa su di essa. È perciò anche il luogo di aspre opposizioni cui assistiamo nell'odierno scenario culturale, e non sempre riconducibili alla divisione fra laici e cattolici. La vera contrapposizione su cui il volume fa luce è quella fra una bioetica ideologica e una bioetica critica, capace di fornire argomenti per discutere le singole questioni e non per confutare un presunto nemico. Un modello di bioetica dialogica, o "in punta di piedi", che in queste pagine individua alcuni momenti significativi dell'esistenza come possibili luoghi di convergenza delle diverse riflessioni sull'umano. Seguendo, e sviluppando, la prospettiva di Ricoeur, l'etica applicata alla vita si misura qui con le sue esperienze-limite - la malattia, il dolore, la morte - che consentono di pensare i concetti di "fragile" e "prezioso" fuori dall'opzione relativista o fondamentalista, ma in un'etica della cura.
Il disagio dei monoteismi. Sentieri teorici e autobiografici
di Jan Assmann
editore: Morcelliana
pagine: 95
La narrazione dell'itinerario intellettuale di uno storico della cultura è uno scavo nel ricordo personale e collettivo: una "archeologia" della memoria e dei popoli che è la cifra del pensiero di Assmann. Noto, e avversato, per le sue analisi sulla radice violenta dei monoteismi, in questa intervista l'egittologo racconta gli esordi, i grandi maestri che lo avvicinarono all'antica cultura egizia ed ebraica (Eberhard Otto, Georges Posener, Jacob Taubes, Guy Stroumsa), la storia del concetto di "distinzione mosaica" - dove "religione" sta per "distinzione" tra vero e falso, tra fedeltà e tradimento di Dio - dall'antichità all'età moderna, nel confronto con pensatori come Lessing e Mendelssohn nel '700 e, nel '900, Gandhi, Sloterdijk, Freud per la prospettiva psicanalitica, fino a Gadamer e Lévi-Strauss. L'idea di "traducibilità" dei nomi di Dio da una religione all'altra, propria degli antichi politeismi, e la moderna ermeneutica della religio duplex - doppia verità, universale e rivelata - permettono di ripensare il monoteismo oltre se stesso: un movimento della memoria e del concetto che va dalla religione esclusiva di Mose alla possibilità di una religione universale.
Il male. Una sfida alla filosofia e alla teologia
di Paul Ricoeur
editore: Morcelliana
Unde male faciamus? O meglio, unde malum? (donde viene il male?) Partendo da queste domande - domande classiche in forza dell'enigma in esse raccolto Ricoeur torna a riflettere sullo scandalo del male. In pagine intessute di finezza ermeneutica e rigore teoretico, Ricoeur disegna da un lato una fenomenologia del male: la sofferenza, la pena, il peccato, l'intreccio di male subìto e male commesso... D'altro lato ricostruisce il formarsi dell'onto-teologia e delle sue diverse teodicee, in quanto tentativo - da Agostino a Leibniz, da Kant a Hegel, fino alla paradossale dialettica spezzata di Barth - di coniugare realtà del male e credenza in un Dio onnipotente. Ma reggono queste soluzioni dinanzi alle forme estreme del male nel nostro secolo? Per Ricoeur, consumatosi il progetto stesso dell'onto-teologia, alla fine non resta che il riconoscimento dell'aporia di un male in sé ingiustificabile e di una fede che ripeta il gesto ultimo di Giobbe: credere in Dio per nulla. In margine al saggio di Ricoeur, De Benedetti, nella Postfazione, si sofferma sui riflessi teologici dell'enigma del male, dopo che la caligine di Auschwitz ha oscurato (fino a quando?) i segni di Dio.
La rivoluzione eucaristica
di Arnoldo Mosca Mondadori
editore: Morcelliana
pagine: 64
"'Lo Spirito soffia dove vuole', dice Cristo. E ora, mentre sono qui in questa chiesa e Lo guardo, immagino che vi sia un altro uomo dall'altra parte del mondo che non Lo conosce ma che avverte in se stesso lo stesso, medesimo sospiro d'amore". (Arnoldo Mosca Mondadori)