Perché parlare di maestri in un tempo in cui l'esperienza è così impoverita e accelerata da non essere quasi più trasmissibile? E chi è oggi maestro per un individuo adulto, cresciuto in una società senza padri? Che cosa può insegnargli davvero? Filippo la Porta si pone delle domande inattuali, e chiama a raccolta alcune grandi figure del Novecento - lontane ma non remote che sembrano scomparse dall'attuale orizzonte culturale, disinnescate da morte dopo essere state scomode o inassimilabili in vita: Nicola Chiaromonte, George Orwell, Simone Weil, Albert Camus, Ignazio Silone, Arthur Koestler, Carlo Levi, Hannah Arendt, Cristopher Lasch, Pier Paolo Pasolini, Ivan Illich. A ognuno riserva un profilo da cui emergono i tratti e le disposizioni comuni: criticano l'esistente per amore della realtà; sono radicalmente individui, schierati ma privi di appartenenza; la loro è una religiosità senza fede; praticano un saggismo divagante, senza lacci letterari.
Maestri irregolari. Una lezione per il nostro presente

Titolo | Maestri irregolari. Una lezione per il nostro presente |
Autore | Filippo La Porta |
Argomento | Scienze Umane Antropologia |
Collana | Nuova Cultura |
Editore | Bollati Boringhieri |
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Pagine | 154 |
Pubblicazione | 2007 |
ISBN | 9788833918075 |
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