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Heidegger: il pathos dell'esistenza. Genesi ed evoluzione della fenomenologia dell'affettività tra Aristotele e Kant (1919-1930)

Heidegger: il pathos dell'esistenza. Genesi ed evoluzione della fenomenologia dell'affettività tra Aristotele e Kant (1919-1930)
Titolo Heidegger: il pathos dell'esistenza. Genesi ed evoluzione della fenomenologia dell'affettività tra Aristotele e Kant (1919-1930)
Autore
Argomento Storia, Religione e Filosofia Filosofia
Collana Filosofie, 951
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 306
Pubblicazione 2025
ISBN 9791222322575
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Analizzando uno dei domini tematici più spiccatamente originali - ancorché finora poco frequentato dagli specialisti - della riflessione heideggeriana, il presente volume ricostruisce la genealogia e gli sviluppi della questione della paticità, quale essa si configura in seno all'esplorazione della dimensione pre-teoretica dell'esistenza compiuta nei corsi di lezione tenuti fra il primo dopoguerra e gli anni immediatamente successivi alla stesura del capolavoro del 1927. Orientata dall'intento di un radicale ripensamento del paradigma antropologico classico, la complessa fenomenologia dell'affettività progressivamente elaborata da Heidegger a partire dal fondamentale confronto con il pensiero aristotelico si inserisce in quell'operazione di rottura del quadro razionalista ereditato dalla metafisica che, mediante il rovesciamento della gerarchia tradizionalmente istituita fra le sfere del pathos e del logos, conduce all'assunzione della prima ad origine fondante (gründender Ursprung) della seconda. È in virtù del conferimento di una rinnovata dignità all'ambito esperienziale, di cui la situazione emotiva (Befindlichkeit) costituisce la struttura ontologica, che quest'ultima si prospetta quale radice unitaria di passività e di attività, di spontaneità e di ricettività. Ergendosi a condizione stessa di possibilità di ogni atto volontaristico, sia esso di natura riflessiva o pratico-deliberativa, tale esistenziale identifica così "l'apriori per l'esser-svelato e l'aperturalità" dell'Esserci.
 

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