Di Girolamo
La mafia in casa mia
editore: Di Girolamo
pagine: 160
Questo libro è insieme la storia di vita di una donna divisa tra un marito mafioso e un figlio schierato radicalmente contro l
Rosario Livatino. Un laico a tutto tondo
di Augusto Cavadi
editore: Di Girolamo
pagine: 112
Rosario Livatino, il giudice appena trentottenne assassinato nel 1990 dai mafiosi di Agrigento, ha offerto una splendida testi
Dante parla ancora? Il messaggio della «Commedia» alle donne e agli uomini del terzo millennio
editore: Di Girolamo
pagine: 192
Questo lavoro è stato pensato per favorire un approccio alla Commedia agile e capace di suscitare interrogativi, quando non ve
Stranieri. Figure dell'altro nella Grecia antica
di Andrea Cozzo
editore: Di Girolamo
pagine: 176
Alcune questioni di scottante attualità si affrontano con più consapevolezza alla luce dell'indagine storica
Intorno a Peppino. Tempo, idee, testimonianze su Peppino Impastato
di Salvo Vitale
editore: Di Girolamo
pagine: 208
Peppino Impastato, assassinato a trent'anni dai mafiosi di Cinisi nel 1978, non era un "eroe solitario" in lotta contro le cos
Il Vangelo e la lupara. Documenti e studi su Chiese e mafie
editore: Di Girolamo
Il cristianesimo è compatibile con il modo di pensare e di vivere dei mafiosi? Perché le chiese cristiane nel Meridione italia
Capire la mafia. Dal feudo alla finanza
di Amelia Crisantino
editore: Di Girolamo
pagine: 240
Le interpretazioni sulla mafia sono state sviluppate in molti libri e nelle sentenze dei tribunali, quello che continua a dife
Quando il dolore brucia l'anima. Storia di una donna che ha trasformato il dolore in impegno civile
di Asta Margherita
editore: Di Girolamo
pagine: 140
Don Peppe Diana. Un martire in terra di camorra
di Sardo Raffaele
editore: Di Girolamo
pagine: 144
Don Giuseppe Diana fu ucciso il 19 marzo del 1994 nella sua chiesa a Casal di Principe
Mediamafia. Cosa Nostra fra cinema e Tv
di Andrea Meccia
editore: Di Girolamo
pagine: 200
Dopo lunghi anni di silenzio, la mafia è diventata un tema di forte richiamo spettacolare. Ci si domanda spesso se tutto ciò sia un bene o un male. Siamo di fronte a un fenomeno bivalente in cui l'informazione si intreccia con la mitizzazione, il racconto delle vicende con l'enfatizzazione delle leggende. Questo libro intende servire da criterio orientativo per evitare, da un lato, di aderire senza filtri alla rappresentazione cinematografica e televisiva della mafia e, dall'altro, di rigettarla in blocco. Il testo, attento al linguaggio dei mafiosi quanto al linguaggio sui mafiosi, si muove non solo fra le pieghe di film e sceneggiati Tv, ma anche in canzoni, titoli di giornale, dichiarazioni di uomini politici, spot pubblicitari. Un'analisi originale e necessaria nel complesso universo dei media in cui romanzi e serie Tv si ispirano alle vite dei mafiosi i quali, a loro volta, si ispirano alle narrazioni incentrate sulle loro storie. Il mondo delle immagini e la cronaca finiscono così per condizionarsi a vicenda, in un circolo di causa-effetto che va conosciuto, studiato e analizzato.
Una mamma in Addiopizzo. Storia di una svolta sociale e personale (2004-2014)
di Anna M. Santoro
editore: Di Girolamo
pagine: 176
A volte le scelte dei figli influenzano e cambiano la vita dei genitori. È quello che è accaduto ad Anna Maria Santoro, una madre che vince la paura e l'indifferenza e si schiera al fianco del figlio e di tutti i giovani palermitani che hanno dato vita alla straordinaria esperienza di Addiopizzo. La mattina del 29 giugno del 2004, la città di Palermo si risvegliò tappezzata di manifesti listati a lutto che riportavano queste parole: un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità. Un'iniziativa senza precedenti, una piccola rivoluzione, promossa spontaneamente da un gruppo di giovani (tra cui il figlio dell'autrice) decisi a cambiare le cose in prima persona. Come Anna Maria che inizia il suo personale percorso di cambiamento che racconta in questo volume.
Una toga amara. Giangiacomo Ciaccio Montalto la tenacia e la solitudine di un magistrato scomodo
di Salvatore Mugno
editore: Di Girolamo
pagine: 176
Giangiacomo Ciaccio Montalto, sostituto procuratore presso il Tribunale di Trapani a partire dal 1971, fu tra i primi magistrati a cadere sotto i colpi della feroce mafia dei 'Corleonesi'. Un giudice schivo e intelligente, colto e coraggioso, che operò a Trapani in un contesto difficile, dove non mancavano figure di magistrati abulici e opachi. Un magistrato che aveva condotto inchieste clamorose e che, soprattutto, era considerato la 'memoria storica' degli uffici giudiziari trapanesi. Fu assassinato il 25 gennaio del 1983 davanti alla sua casa di Valderice, a tarda notte, nell'indifferenza e nel silenzio del vicinato.