Einaudi: Einaudi. Passaggi
Elogio della letteratura
editore: Einaudi
pagine: 156
Questo libro esamina la controversa questione della relazione tra la letteratura (e le arti in generale) e la sociologia [o qu
Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l'uguaglianza che non c'è
di Christian Raimo
editore: Einaudi
pagine: 142
Spesso si dice che la scuola deve servire per immettere i ragazzi nella società
Ma quale paradiso? Trai jihadisti delle Maldive
di Francesca Borri
editore: Einaudi
pagine: 147
Tutti conosciamo qualcuno che è stato alle Maldive
Paure fuori luogo. Perché temiamo le catastrofi sbagliate
di Mario Tozzi
editore: Einaudi
pagine: 217
Di che cosa abbiamo paura, quando parliamo di catastrofi? Quali sono le nostre paure ataviche rispetto alla Terra? E perché ab
Troppa medicina. Un uso eccessivo può nuocere alla salute
di Marco Bobbio
editore: Einaudi
pagine: 165
La medicina ha ottenuto straordinari successi: guarire malattie letali, ridurre sofferenze, prolungare la vita
Corruzione. Un testimone racconta il sistema del malaffare
editore: Einaudi
pagine: 161
Piergiorgio Baita è stato a lungo protagonista di un settore strategico quale la costruzione delle grandi opere. Nel libro ricostruisce come in questo settore si sono codificate, strutturate, e da qui diffuse a tutti i comparti dell'economia, le regole dell'illecito. Come cattivo mercato e cattiva politica si sono contaminati e reciprocamente legittimati. Come si è saldato il sodalizio criminale tra imprenditoria incapace e pubblica amministrazione incompetente. La sua è la riflessione di chi la corruzione l'ha vissuta in prima persona e per questo ha conosciuto, da Tangentopoli allo scandalo Mose, l'azione giudiziaria, il carcere, i processi. Alla luce di ciò ha maturato il convincimento che "la corruzione è certo un reato ma è anche un modello mentale, una stortura culturale". E se il contrasto e la punizione del reato sono compito della magistratura, il sovvertimento del sistema compete all'intera società. Per necessità etica, senza dubbio, ma soprattutto, afferma Baita, per convenienza economica.
Nuotare con gli squali. Il mio viaggio nel mondo dei banchieri
di Joris Luyendijk
editore: Einaudi
pagine: 237
Joris Luyendijk, giornalista d'inchiesta, s'intendeva di finanza quanto un comune cittadino: poco e niente. Per lui i banchieri erano squali spietati, competitivi, ossessionati dai bonus. Poi ha iniziato a indagare sul loro mondo. Si immerge nella City di Londra, il centro della finanza mondiale, intervistando moltissime persone che gli raccontano la loro quotidianità, l'opinione che hanno di sé, le loro motivazioni. Rompendo il rigido codice del silenzio della finanza, parlano dei titoli tossici e della cultura dei licenziamenti, si confessano impotenti di fronte alla complessità tecnologica e matematica degli strumenti finanziari. E confermano che dalla grande crisi a oggi non è cambiato davvero nulla nelle modalità operative della finanza. Luyendijk ha un'intuizione spaventosa: e se i banchieri non fossero il vero nemico? E se la verità a proposito della finanza globale fosse ancora più sinistra di quanto si è sempre pensato?
Costituzione! Perché attuarla è meglio che cambiarla
di Settis Salvatore
editore: Einaudi
pagine: XI-317
Si approfondirà ancora il baratro fra i principi della Carta fondamentale e le pratiche di governo? Nella Costituzione troviam
Acrescita. Per una nuova economia
di Gallegati Mauro
editore: Einaudi
pagine: IX-117
La teoria economica dominante è in profonda crisi
La grande frattura. La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla
di Stiglitz Joseph Eugene
editore: Einaudi
pagine: XXVII-435
Questo libro è un appello ad affrontare la disuguaglianza economica come una questione politica e morale, con l'obiettivo di g
Ultimi. Così le statistiche condannano l'Italia
di Antonio Galdo
editore: Einaudi
pagine: 124
Siamo diventati ultimi. Ad assegnarci questo posto nel girone dei Paesi avanzati del mondo globale, e innanzitutto in Europa, non è il nostro autolesionismo o la solita polemica tra opposte tifoserie politiche. No, questa volta a parlare, con una pioggia di sentenze senza appello, sono le classifiche internazionali. Quelle che misurano i progressi, o i regressi, di un Paese. Quelle che indicano chi fa piú strada, chi è fermo e chi va indietro. Quelle che riscrivono le gerarchie nel mondo sviluppato. E l'Italia in questi ultimi anni non ha fatto altro che retrocedere, passo dopo passo, statistica dopo statistica. Fino a piazzarci in quel gradino, l'ultimo di ciascuna classifica. Scuola, università, lavoro, competitività, giustizia, digitale: ovunque siamo in fondo, mentre primeggiamo in corruzione e pressione fiscale. Ma spogliarsi della maglietta di ultima della classe non è impossibile e "Ultimi" ci racconta anche da dove l'Italia deve ripartire per risalire la classifica.
Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegati ai nostri nipoti
di Luciano Gallino
editore: Einaudi
pagine: 200
"Quel che vorrei provare a raccontarvi è per certi versi la storia di una sconfitta politica, sociale, morale. Abbiamo visto scomparire due idee e relative pratiche che giudicavamo fondamentali: l'idea di uguaglianza, e quella di pensiero critico". Causa fondamentale della sconfitta dell'uguaglianza è stata, per Gallino, dagli anni Ottanta in poi, la doppia crisi, del capitalismo e del sistema ecologico, strettamente collegate tra loro. La stessa crisi del capitalismo ha molte facce: l'incapacità di vendere tutto quello che produce; la riduzione drastica dei produttori di beni e servizi; il parallelo sviluppo del sistema finanziario al di là di ogni limite. A questa crisi il capitalismo ha reagito accrescendo lo sfruttamento irresponsabile dei sistemi che sostengono la vita - il "sistema ecologico"-. Il tutto con il ferreo sostegno di un'ideologia, il neoliberalesimo, che riducendo tutti a mere macchine contabili dà corpo a una povertà dell'azione politica quale non si era forse mai vista nella storia.