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Einaudi: Vele

Contro le mostre

editore: Einaudi

pagine: 178

È un vizio italiano: produrre mostre blockbuster
13,00

Fragile umanità. Il postumano contemporaneo

di Leonardo Caffo

editore: Einaudi

pagine: 132

L'antropocentrismo è costruito sulla presunta superiorità dell'umano sulle altre forme di vita, oltre che su quella di certi u
12,00

Nella mente di un terrorista. Conversazione con Omar Bellicini

editore: Einaudi

pagine: 96

L'Isis, fondata nel 2014, definisce un fenomeno ma anche un'organizzazione
12,00

Democrazie senza memoria

di Luciano Violante

editore: Einaudi

pagine: 124

La democrazia non si trova in natura: è un prodotto artificiale, frutto della ragione e del desiderio di libertà
12,00

Terrore e modernità

di Donatella Di Cesare

editore: Einaudi

pagine: 213

Sminare il terrorismo, decostruirne la storia, è il percorso seguito da questo libro che affronta le questioni sollevate dal t
12,00

Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili

di Salvatore Settis

editore: Einaudi

pagine: 173

Dove corre il confine fra «paesaggio» e «città»? E come giudicare o indirizzare gli interventi sull'uno e sull'altra, o la con
13,00

Diritti per forza

di Gustavo Zagrebelsky

editore: Einaudi

La domanda alla quale queste pagine abbozzano una risposta è nella alternativa seguente
12,00

L'ospite più atteso. Vivere e rivivere le emozioni della maternità

di Silvia Vegetti Finzi

editore: Einaudi

pagine: 130

In questo libro l'autrice narra e commenta, con profonda sensibilità, una storia di maternità con l'intento di valorizzare una
12,00

A che servono i Greci e i Romani?

di Maurizio Bettini

editore: Einaudi

pagine: 147

Sempre più spesso a chi si occupa di discipline umanistiche - e soprattutto classiche - viene chiesto: «A che cosa serve?» Die
13,00

Pensare altrimenti

di Diego Fusaro

editore: Einaudi

pagine: 176

Da sempre, sia pure in forme diverse, gli uomini si ribellano
13,00

La vita al tempo della crisi

di Amalia Signorelli

editore: Einaudi

pagine: 111

Cosa è diventato per noi il lavoro? Abbiamo ancora dei progetti di vita? Cosa ci porta via il tempo che passa e come governiamo lo spazio in cui dobbiamo muoverci? L'amore può ancora tingere di rosa la nostra vita? Sociologi e antropologi hanno iniziato a chiedersi, già dagli anni dell'avvento della globalizzazione e del neoliberismo, che cosa stesse cambiando sul piano culturale nelle società contemporanee. Oggi che la crisi di sistema si è dispiegata in tutto il suo potenziale distruttivo, vale la pena di esplorare puntualmente come si sono modificate quelle conoscenze e quei valori che più di altri governano il nostro agire quotidiano. In questo lavoro ci si è proposti di indagare le fratture grandi e piccole intervenute nell'esperienza concreta delle persone. Studenti e precari, taxisti e cameriere, commercianti e professori, edicolanti e impiegati sperimentano nuovi comportamenti, vivono modifiche sostanziali di vecchie gerarchie e stratificazioni sociali, cercano nuovi saperi e nuovi valori. Talvolta a caro prezzo. Talvolta forse anche con qualche speranza di successo.
12,00

Tempo senza scelte

di Paolo Di Paolo

editore: Einaudi

pagine: 116

Un uomo "sempre presente a sé stesso, sempre domatore, che non s'arresta di fronte a nulla", capace di agire con coscienza e di non arrendersi alle allucinazioni collettive. A questo tipo morale si riferiva il "giovane prodigioso" Piero Gobetti, in lotta con il suo tempo. Per esplorare lo spazio della scelta, del dubbio etico, della costruzione di sé come individui, questo libro interroga storie di esseri umani di fronte a un bivio. Giovani temerari nella realtà e nel mito, figure della filosofia e della grande letteratura alle prese con decisioni radicali, estremiste, e soprattutto durevoli. Dagli interrogativi di Kierkegaard al "no" perentorio di un personaggio di Melville, da un Benjamin pressato dall'orologio della Storia a un Calvino in cerca di una strada coerente, il corpo a corpo con la propria identità appare senza uscita. E oggi? L'identità "allargata" e "aggiornabile" si traduce in un desiderio di vivere su più fronti insieme, perché scegliere davvero comporterebbe rischi e rinunce. Ma forse in ogni tempo c'è una via più difficile e impervia, per arrivare a essere, come voleva Gobetti, "sé stessi dappertutto".
12,00

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