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Einaudi: Einaudi. Storia

Giustizia bendata

Percorsi storici di un'immagine

di Prosperi Adriano

editore: Einaudi

La benda sugli occhi, un attributo dell'immagine simbolica della giustizia come donna, è al centro del percorso disegnato nell
34,00

Storia illustrata del Terzo Reich

di Benz Wolfgang

editore: Einaudi

Scritto da uno dei più famosi studiosi tedeschi dell'argomento, il volume, corredato da un vasto e in gran parte inedito appar
24,00

Nel groviglio degli anni Ottanta, Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi

di Adolfo Scotto di Luzio

editore: Einaudi

pagine: 312

Durante il movimento della Pantera, nelle facoltà occupate, compare uno striscione con scritto: «Qui finiscono gli anni Ottant
30,00

L'Italia di piazza Fontana. Alle origini della crisi repubblicana

di Davide Conti

editore: Einaudi

pagine: 380

Nel frangente compreso tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta del Novecento si esprime in Italia la sincronia
32,00

Un volgo disperso. Contadini d'Italia nell'Ottocento

di Adriano Prosperi

editore: Einaudi

pagine: 324

Quali erano le condizioni di vita dei lavoratori della terra nelle campagne italiane dell'Ottocento? Pierre Bourdieu ha coniat
32,00

La vittoria maledetta. Storia di Israele e dei Territori occupati

di Ahron Bregman

editore: Einaudi

pagine: 377

Questa è la storia dell'occupazione israeliana della Cisgiordania, di Gerusalemme, delle Alture del Golan, della Striscia di G
33,00

Goebbels

di Peter Longerich

editore: Einaudi

pagine: 915

Nella vita e nell'orribile modalità della sua morte, Joseph Goebbels è stato uno dei più fedeli accoliti di Hitler. Alla fine, nessuno, nel bunker di Berlino fu più vicino al Führer del suo devoto ministro del Reich per l'Educazione popolare e la Propaganda. Ma come ha potuto il figlio zoppo di un modesto operaio tedesco uscire dall'oscurità fino a diventare il più zelante luogotenente di Hitler e infine il suo successore, da lui personalmente consacrato? In questa pionieristica biografia Peter Longerich ha passato al setaccio tutta la documentazione storica - e le trentamila pagine che costituiscono i diari di Goebbels - per dare una risposta a questa domanda. Primo studioso a utilizzare i diari in un lavoro biografico, Longerich si misura con l'autoritratto che il capo della propaganda nazista ha dato di sé. Coprendo l'arco di trent'anni, i diari delineano il profilo agghiacciante di un uomo che, spinto da un desiderio narcisistico di riconoscimento, ha perseguito con ogni mezzo l'affermazione personale che cercava all'interno del movimento nazionalsocialista, facendosi fautore del suo razzismo virulento. In questo libro Peter Longerich ci mostra come l'affannosa ricerca da parte di Goebbels di una figura paterna carismatica l'abbia condotto inesorabilmente a Hitler, al quale attribuiva poteri quasi divini.
44,00

Un raccolto d'oro. Il saccheggio dei beni ebraici

editore: Einaudi

pagine: 126

Tutto inizia da una fotografia di gruppo
20,00

Sindona. Biografia degli anni Settanta

di Marco Magnani

editore: Einaudi

pagine: 158

La vicenda Sindona ha un valore paradigmatico nella storia italiana recente. Sotto gli urti tremendi degli anni Settanta (autunno caldo, shock petrolifero, disordine monetario internazionale, contestazione di massa dell'assetto politico ed economico, terrorismo) si accentua la debolezza storica di una "cultura repubblicana" nel paese. Il crollo dell'impero di Sindona scoperchia nel 1974 il primo grande scandalo finanziario che investe direttamente la DC. Lo contro tra finanza cattolica e laica, il ruolo della mafia, della P2 e del Vaticano, le coperture politiche e istituzionali di cui beneficiò il banchiere ma anche il senso del bene comune di chi lo contrastò sono alcuni elementi di una storia che ha causato enorme scalpore. Oggetto di una apposita commissione di inchiesta parlamentare, la vicenda Sindona è sotto molti aspetti ancora viva perché non pochi nodi che portò alla luce ancora oggi soffocano l'Italia.
21,00

Spartaco. Le armi e l'uomo

di Aldo Schiavone

editore: Einaudi

pagine: 154

Roma, anni Settanta del I secolo avanti Cristo. La terribile realtà dello schiavismo imperiale romano nell'epoca del suo culmine: fenomeno atroce e complesso, ma difficile da decifrare, perché gli antichi, che in tanti stati dell'anima ci sembrano vicinissimi, quando parlano dei loro schiavi, rivelano d'improvviso tutto l'abisso che li divide da noi. Un uomo che tentò di sconfiggere la Repubblica all'apice della potenza; il "miracolo" economico romano; la piú famosa e pericolosa rivolta servile della storia antica; la crisi delle istituzioni e dei gruppi dirigenti che avrebbe portato, qualche decennio dopo, al colpo di stato di Augusto. Quando la storia sa diventare autentico racconto.
12,00

La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna. (1915-1918)

di Diego Leoni

editore: Einaudi

pagine: 570

Quando, il 24 maggio 1915, si aprì il fronte italo-austriaco, nessuno di coloro che avevano teorizzato la guerra di montagna avrebbe mai immaginato che cosa sarebbe stata. Tanto meno coloro che si accingevano a combatterla. Non fu guerra lampo, né di movimento, fu guerra di posizione: ma su un terreno sconosciuto, inospitale, e che da lì a poco avrebbe mietuto le sue vittime con il freddo e le valanghe. Gli eserciti dovettero misurarsi anche con quella Natura: sublime alla vista, celebrata, nemica. Lì dove si pensava potessero agire solo piccole pattuglie, si stanziarono ingenti masse d'uomini che, per vivere, dovettero trascinare in quota masse di animali, e una quantità iperbolica di materiali, macchine e armi; sfollare parte delle popolazioni e militarizzarne altra; allestire un esercito parallelo di lavoratori civili e prigionieri. La guerra di montagna fu molte guerre: di masse sugli altopiani, alpinistica sulle Dolomiti e sui ghiacciai, sotterranea in tutti i settori, tecnologica e di saperi. Infine, si fece sistema che si autoregolava, sovrapponendosi e sostituendosi a quello alpino. Il libro di Leoni racconta come tutto ciò poté accadere, di come la sfida militare fosse stata preannunciata da quella turistico-alpinistica fin dalla seconda metà dell'Ottocento; di come vissero e raccontarono quell'esperienza i combattenti, ma anche i prigionieri, i civili; di come cambiarono le relazioni fra uomo e ambiente.
36,00

La mala setta. Alle origini di mafia e camorra (1859-1878)

di Francesco Benigno

editore: Einaudi

pagine: 439

Questo libro si propone di affrontare in modo nuovo la questione del crimine organizzato italiano nella seconda metà del XIX secolo, utilizzando la categoria di "classi pericolose". Questa impostazione è diversa dalla prospettiva, comunemente adottata, che punta viceversa a studiare il crimine organizzato ottocentesco ex post, per cosi dire, "dall'oggi", e cioè a partire dalle forme e dalle strutture che la criminalità organizzata si è data durante il secondo dopoguerra. Vi è al fondo di questa prospettiva un residuo di un pregiudizio di stampo romantico, l'idea per cui vi siano dei soggetti separati, "i criminali", intesi come un popolo a parte, portatore di inequivocabili stigmate comportamentali e attitudinali che li rendono sempre uguali a sé stessi malgrado il tempo trascorso. L'adozione del modello delle "classi pericolose" consente invece di muoversi in direzione opposta, basandosi sulla concezione del crimine condivisa nell'Ottocento. Tutto ciò ha conseguenze importanti. Piuttosto che considerare, ad esempio, l'analisi della mafia delle origini come una sorta di premessa utile a sceverare le radici lunghe di pratiche criminali che daranno poi luogo nel XX secolo a "Cosa nostra", esso invita invece a immergersi nella confusione dei discorsi e delle pratiche di quell'epoca.
35,00

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